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IL REGIME FASCISTA DAL 1925 (1.LE LEGGI FASCISTISSIME DEL 1925-26 DI…
IL REGIME FASCISTA DAL 1925
1.LE LEGGI FASCISTISSIME DEL 1925-26 DI ALFREDO ROCCO
La legislazione e l'amministrazione dello Stato vengono attribuiti al Governo e sottratti al Parlamento
Vengono istituiti i sindaci elettivi con podestà nominati dal sovrano,su proposta del capo del governo.
Abolita la libertà di associazione,bandendo tutti i partiti politici tranne quello fascista
La stampa divenne esclusivamente fascista e tutti i giornali antifascisti vennero chiusi.
Il parlamento non può discutere alcuna legge senza il preventivo consenso del governo
Fu reintrodotta la pena di morte per reati contro lo Stato
Il capo del governo deve rispondere solamente al re e non più al parlamento.
Viene istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato(1927)
3.Organo supremo del partito era il GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO, che dal 1928 acquisì poteri costituzionali, come la nomina dei parlamentari.
Nell'ottobre del 1925 venne istituito il Patto di Palazzo Vidoni, che nel 26 diventerà legge. Esso ammetteva l'opportunità di trovare lavoro solo presso i sindacati fascisti. Vennero di conseguenza aboliti gli scioperi, aprendo la strada alla CARTA DEL LAVORO del 1927, che divideva i settori di produzione in corporazioni,che rispondevano al ministero competente.
4.In campo propagandistico, i fascisti hanno preso il controllo,sin dal loro insediamento, dell'informazione in generale (radio,comunicazioni). Le idee del partito dovevano essere condivise da tutti i lavoratori attivi facenti parte di un sindacato. Inoltre esso controllava delle organizzazioni di massa per educare la gioventù ai valori fascisti.
5.I PATTI LATERANENSI.
Il febbraio del 1929 la Santa Sede e il Governo italiano sottoscrissero i Patti Lateranensi,composti da tre documenti:
Una convenzione finanziaria: lo Stato versava una somma al Vaticano come indennità.
Un concordato: destinato a regolare i rapporti fra stato e chiesa
Mussolini attuando il riconoscimento definitivo dei poteri tra Stato e Chiesa tentò di accaparrarsi la fiducia dei cattolici che nel 1931 si ribellarono in massa e come risultato, Mussolini sciolse tutte le organizzazioni cattoliche tranne L'AZIONE CATTOLICA.
Un trattato: riconoscimento temporale allo Stato italiano e spirituale alla Chiesa.
6.La politica coloniale degli anni venti fu rivolta a consolidare i possedimenti italiani in Africa, cioè la Libia, l'Eritrea e parte della Somalia. L'obiettivo che si poneva l'Italia era la conquista dell'Etiopia, cioè l'unico lembo di terra sopravvissuto al colonialismo internazionale. Le ragioni dell'invasione sono da ricercare nel:
Prestigio internazionale, per concorrere con la Germania, nella quale era salito al potere Adolf Hitler.
Nella politica interna, per consolidare la venuta del regime
Il 3 ottobre 1935 iniziò l'invasione. La Società delle Nazioni attribuì pesanti sanzioni all'Italia per l'attacco, allontanandola dalle potenze come l'Inghilterra e la Francia e affiancandola alla Germania.
7.Le leggi razziali, proclamate nell'autunno 1938, alle quali l'Italia aderì,comprendevano delle leggi discriminatorie nei confronti degli ebrei, che vietavano loro ogni forma di libertà. D'altronde le leggi nascono dal profondo antisemitismo sul quale sono stati costruiti i due regimi totalitari di Mussolini e Hitler.