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BIOGRAFIA (Conclude gli studi liceali e, a soli 17 anni si iscrive all'…
BIOGRAFIA
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1921: il padre, Carlo Alberto Pasolini (tenente di fanteria),
sposa Susanna Colussi
(maestra elementare), a Casarsa.
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1925: nasce il secondogenito: Guido.
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Nel 1928 è l'esordio poetico: Pier Paolo annota su un quadernetto una serie di poesie accompagnate da disegni.
Ma l'avvenimento che segnerà quegli anni e' la morte del fratello Guido, aggregatosi alla divisione partigiana "Osoppo".
Nel febbraio del 1945 Guido venne massacrato, insieme al comando della divisione osavana presso le malghe di Porzus.
Conclude gli studi liceali e, a soli 17 anni si iscrive all'Università di Bologna, facoltà di lettere.
Collabora a "Il Setaccio", il periodico del GIL bolognese e in questo periodo scrive poesie in friulano e in italiano, che saranno raccolte in un primo volume, "Poesie a Casarsa".
Partecipa inoltre alla realizzazione di un'altra rivista, "Stroligut", con altri amici letterati friulani, con i quali crea l' "Academiuta di lenga furlana".
1943: viene arruolato sotto le armi a Livorno ma, disobbedisce all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e fugge.
Dopo vari spostamenti in Italia torna a Casarsa. La famiglia Pasolini decide di recarsi a Versutta, al di là del Tagliamento, luogo meno esposto ai bombardamenti alleati e agli assedi tedeschi. Qui insegna ai ragazzi dei primi anni del ginnasio.
1945: Pasolini si laurea discutendo una tesi intitolata "Antologia della lirica pascoliniana" e si stabilisce definitivamente in Friuli.
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1942: Per sfuggire alla guerra si rifugia a Casarsa nel Friuli, paese della madre, dove apre una scuola e pubblica le prime poesie
1950: Si trasferisce a Roma, dove si inserisce nel mondo della letteratura e del cinema, vivendo in forti ristrettezze economiche
1955 viene pubblicato il romanzo "Ragazzi di vita", che ottiene però in gran parte negativo.
Il libro viene definito intriso di "gusto morboso, dello sporco, dell'abbietto, dello scomposto, del torbido.."
nel 1957 pubblica i poemetti "Le ceneri di Gramsci" per Garzanti e, l'anno successivo, per Longanesi, "L'usignolo della Chiesa cattolica".
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1961: Esordio come regista con il film Accattone, che consacra il suo successo e lo rende un personaggio pubblico