Le 95 tesi
Lutero mostrava di aver già scelto la sua strada e di vare una linea e una direzione precisa di azione nel campo degli studi teologici. Prima delle famose 95 tesi egli aveva sostenuto un laureando nella discussione di altre 97 tesi contro un altro professore (1517), e in queste testi vi era espresso già la sua idea sul libero arbitrio: l'uomo d'istinto si ribella alla parola di Dio, e l'unica cosa che può fare per fare del bene è affidarsi a Dio e a ciò che Dio vuole, qualsiasi cosa egli voglia.
Propio in questo periodo egli formulò l'idea che non doveva più starsene a lamentarsi nel suo cantuccio, e decide di pubblicare le sue concezioni: si arriva così al 31 ottobre del 1517 con le 95 tesi al Castello di Wittenberg. Ovviamente con il "rendere pubbliche" si parla di renderle note ad un pubblico accademico ed ecclesiastico.
Da qui in poi nel corso degli anni queste tesi si diffonderanno sempre di più, grazie al contesto culturale dell'epoca: chi si informava non era più solo un'élite, ma anche le persone comuni che potevano leggere. In questo modo la parola di Lutero arriva a diffondersi oltre la Germania, arrivando ad ogni categoria di persona.
Ovviamente l'affissione delle tesi è stata teatralizzata con il senno di poi dallo stesso Melantone, infatti l'insegnate doveva affliggere le tesi per rendere pubblico l'argomento delle lezioni.
Già Guicciardini in Storia d'Italia aveva raccontato la questione delle indulgenze che erano state concesse da Giulio II per le crociate e per San Pietro o di Leone X per la sorella, ecc...
Questi furono degli scandali che in Germania ebbero un certo eco: si trattava di un Impero irrequieto da tempo, infatti i soldi dell'Impero andavano a finire nella Camera apostolica.
Così Lutero, che ormai era già conosciuto come grande conoscitore dei testi sacri e grande teologo, si interroga sull'esistenza delle indulgenze e sul motivo per il quale esse esistono, ovvero qual è la dottrina che ne permette l'esistenza. Così per rispondere a queste domande usa come mezzo la Sola Scrittura, principi cardine del suo pensiero: si mette al lavoro e trae le conclusioni nelle sue 95 tesi.
Le 95 tesi in questione diventano un mezzo di comunicazione potentissimo: Lutero le aveva afflitte perché era un insegnante e rendeva noto l'argomento delle sue lezioni, senza un appartenente scopo riformatore, ma quel foglio di carta comincia a diventare onnipresente come il manifesto di un partito moderno ben organizzato. Le 95 tesi verranno ristampare infinte volte e a più riprese, arrivando anche fuori dalla Germania. Era un effetto non voluto da Lutero e che lo spaventerà non poco: cambieranno per sempre l'immagine di Lutero nel suo tempo, come colui che ha fatto sentire la sua voce e che ormai, per il riscontro ricevuto, non può più essere dimenticata.
Le tesi verranno diffuse sia in latino e sia in tedesco, scelta linguistica da non sottovalutare perchè lo scrivere in tedesco gli concede una maggiore capacità espressiva e persuasiva: questo perchè era la lingua del popolo.
Infatti Lutero continuerà a pubblicare in tedesco altri testi come Sermone dell'indulgenza e la grazia. Questo è solo un esempio di quei testi che verranno conosciuti sempre di più grazie anche alla critica nei confronti di essi: i testi di critica e le stesse risposte di Lutero saranno sempre un'occasione per far valere le sue idee. Infatti Lutero si poggiava sempre sul suo intento di seguire la Sacra Scrittura, suo unico fondamento: la semplicità dell'evidenza era il suo punto di forza. Anche se Lutero non avrà mai dei veri e propri avversari alla sua portata.