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GIOVANNI BOCCACCIO Marson Annalisa (nasce nel 1313, a Certaldo o Firenze…
GIOVANNI BOCCACCIO
Marson Annalisa
nasce nel 1313, a Certaldo o Firenze
figlio illegittimo, viene riconosciuto dal padre, un ricco mercante Boccaccino di Chelino
a quattordici anni si trasferisce, assieme al padre, a Napoli e scopre di non avere inclinazioni per gli affari mercantili (come il padre)
comincia ad occuparsi di letteratura presso la corte di Roberto D'Angiò, in questo periodo frequenta la biblioteca reale e si crea un proprio mito letterario (quello dell'amore per Fiammetta, che incontra per la prima volta nella Chiesa di San Lorenzo, a Firenze
inverno del 1340-1341, costretto a rientrare con la sua famiglia a Firenze, dove affronta il difficile anno della peste, per la quale muore il padre, la seconda matrigna e alcuni suoi amici
nel 1350 conosce Francesco Petrarca, con il quale instaura un buon rapporto d'amicizia, decisiva per le sorti del preumanesimo italiano
nel 1360 intraprende una carriera ecclesiastica, e qualche anno dopo, una profonda crisi spirituale, lo spinge ad allontanarsi dagli interessi mondani e a dedicarsi alla scoperta e alla trascrizione dei codici antichi e allo studio dei grandi classici
VITA
muore il 21 dicembre 1375, a Certaldo
1365 si reca ad Avignone da papa Urbano V per convincerlo a tornare a Roma
1368, incontra di nuovo Petrarca a Padava
accetta un ultimo incarico dal Comune fiorentino, in pessime condizioni di salute, di leggere e commentare in pubblico la
Commedia
dantesca, nella Chiesa di Santo Stefano di Badia
scrive sia in latino sia, soprattutto, in volgare
TEMI
: uno legato alla letteratura cortese del Medioevo (tardogotico), e uno aperto alla nuova cultura preumanistica, accompagnata verso una prospettiva religiosa e morale
SCRIVE
1349, comincia a lavorare al
Decameron
1370, lo trascrive in un codice autografo
trascrive alcuni codici
in volgare, il
Trattatello in laude di Dante
1363, il
Corbaccio
rivela un radicale cambiamento nel rapporto con le donne
Genealogia deorum gentilium
(Genealogia degli dèi pagani)
esemplare espressione dei suoi pensieri umanistici
