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L'Ottocento e il Novecento in Letteratura (Il Neoclassicismo (Si…
L'Ottocento e il Novecento in Letteratura
Il Neoclassicismo
Si afferma in Europa, e in particolare in Francia e in Italia, tra la fine del settecento e il 1815.
Gli artisti intendono recuperare l’età classica perché studiando quegli anni essi avrebbero potuto riprodurre la perfezione e l’armonia delle opere di quell’epoca tanto remota.
In seguito al Congresso di Vienna, gli uomini perdono quella sicurezza e quella fiducia in sé stessi che avevano acquisito, e si rifanno ancora all’età classica ma perdono l’illusione di poterla recuperare.
Gli artisti di questa corrente rifiutano il razionalismo dell'illuminismo, e condividono pienamente la passione per l'archeologia, l'arte classica e la mitologia.
Il Romanticismo
Il Romanticismo è stato un movimento artistico, musicale, culturale e letterario che si sviluppò in Germania verso la fine del diciottesimo secolo.
Ma che si diffuse poi in tutta Europa nel diciannovesimo secolo.
In questo quadro culturale, si diffuse il movimento romantico, basato:
Sul senso della vita e della morte;
Sulla contemplazione della natura;
Sulla meditazione;
Sugli ideali di amore, patria ed eroismo.
Ugo Foscolo
Egli nacque a Zante, isola greca a cui dedica una poesia molto celebre, A Zacinto.
Il poeta si formò e studiò in Dalmazia, per poi trasferirsi nella città di Venezia, e nel 1812 a Firenze.
Nel 1813 Foscolo tornò a Milano come ufficiale per mantenere l’indipendenza.
Gli austriaci gli proposero di collaborare ma egli preferì l’esilio.
Muore nel 1827 a Londra perseguitato da creditori.
Giacomo Leopardi
Al centro del pensiero dello scrittore c'è l'infelicità dell'uomo.
Secondo lui, infatti, l'uomo è necessariamente infelice.
La natura ha sempre voluto offrire rimedio all'uomo: l'immaginazione e l'illusione.
Muore il 14 giugno 1873 a Napoli per la colera.
Alessandro Manzoni
Dal 1801 abita col padre a Milano, ma nel 1805 si trasferisce a Parigi dalla madre.
A Parigi rimane fino al 1810.
Rientrato a Milano incontra e sposa Enrichetta Blondel, dalla quale avrà negli anni ben dieci figli.
Nel 1833 muore la moglie, ennesimo lutto che getta lo scrittore in un grave sconforto.
Muore a Milano il 22 maggio 1873 per meningite.
Giosuè Carducci
Suo fratello muore suicida e presto anche il padre passa a miglior vita lasciando Carducci responsabile per la madre e per l’altro fratello.
Sposa Elvira Menicucci da cui avrà quattro figli.
Nel 1870 perde la madre e uno dei figli avuti nel primo matrimonio.
Muore il 16 febbraio 1907 a Bologna per cirrosi epatica.
Giovanni Verga
Col passare degli anni decise di dedicarsi totalmente al mestiere di scrittore.
Così abbandona gli studi in legge nel 1869 e si trasferisce a Firenze.
Tre anni dopo si stabilisce a Milano dove frequenta i salotti intellettuali.
Muore il 2 gennaio 1922 a Catania per un'emorragia cerebrale.
Giovanni Pascoli
Nel 1867, il padre viene ucciso a fucilate quando Giovanni aveva solo 12 anni.
La morte del padre crea difficoltà economiche alla famiglia.
Nel 1868 muoiono la madre e la sorella maggiore, nel 1871 il fratello Luigi e nel 1876 Giacomo.
Lo scrittore muore, invece, il 6 aprile 1912 a Bologna per un cancro al fegato.
Gabriele D'Annunzio
Già dai primi studi mostra subito un grande interesse per la letteratura.
Si trasferisce a Roma iscrivendosi alla Facoltà di Lettere ma non termina gli studi.
Il periodo romano sarà soprattutto un periodo di lavoro giornalistico, vita mondana, frequentazione di salotti letterari e aristocratici ma anche di grandi amori e di grandi tradimenti.
Muore il 1 marzo 1938 a Gardone Riviera per un'emorragia cerebrale
Il Primo Novecento
Italo Svevo
Luigi Pirandello
Il Secondo Novecento
Dino Buzzati
Alberto Moravia
Cesare Pavese
Pier Paolo Pasolini
Italo Calvino
Giuseppe Ungaretti
Eugenio Montale
Umberto Saba