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4. Il Bianco visto da altrove o l'altro degli altri di André Mary…
4.
Il Bianco visto da altrove o l'altro degli altri
di André Mary
Il barbaro è, prima di tutto, colui che crede nella barbarie
(C. Levi-Strauss)
sono le società selvagge che hanno la categoria del barbaro: per loro l'umanità termina dove termina la loro tribù o villaggio
L'etnologia si è poco interessata dello
sguardo degli altri su di noi,
solo di recente è nato un filone
film
First Contact
di Conolly e Anderson 1989, incontro tra Papuani e cercatori d'oro nel 1930
Chi tentò di capire come i selvaggi vedevano il bianco?
M. Sahlins,
Des iles dans l'histoire
1989
N. Wachtel,
La vision des vaincus,
1971
T. Todorov,
La conquete de l'Amerique, la question de l'autre
l'ALTRO per gli altri
1. lo straniero
nelle società basate sulla parentela è semplice: o sei parente o sei nemico
relazione con straniero basato su
scambio od ostilità
impera il principio di
reciprocità
valore del
dono:
beni preziosi, donne, nomi
essere amici significa
adottare odi e amicizie
la relazione ha valore solo perchè è incerta e reversibile
(v. moglie, sempre una straniera su cui grava il sospetto)
la logica del dono non esclude la
rivalità e la competizione
la
logica del debito
invece si inserisce nella guerra, come debito verso i morti o come compensazione di debito
è possibile passare repentinamente da una logica del debito ad una del dono e viceversa
2. l'innominabile-inclassificabile
i
bianchi=dei
a causa dei tratti fisici e della loro superiorità
ma cos'è un dio?
occorre riferirsi al concetto di
MANA
: cosa radicalmente altra, innominabile, non formulabile, incarnazione del potere, ubiquo, non determinabile dal quale poi discendono divinità, demoni, geni, spiriti individualizzati
uomini e corpi e oggetti un tutt'uno
:
uomini cavallo
uomini+vestiti/pelle
sapone sudore
la forza (armi) ha un valore simbolico,
più che tecnico; infatti offrono le armi agli dei; gli europei sono divinità non per la forza ma per il mana a loro attribuito
(v. interpretaz. del cercare oro sui greti come ricerca del proprio corpo incenerito da parte degli spiriti)
Divinità ambivalenti:
protettori e usurpatori, potere di vita o di morte
il dio-capo
(europeo, ad ex Cook)
deve comprendere il ruolo assegnatogli e non infrangere tabù;
a volte uno stesso gesto, interpretato diversamente non crea problemi (donne tahitiane date in dono a Cook prese come prostitute da europei), altre volte sì (ex mangiare cibi tabù o invitare donne a tavola)
dio o antenato
occorre dargli una genealogia,
iscriverlo in una filiazione
3. colui che viene da lontano
il p
otere si legittima sempre con una origine lontana;
il capo è un usurpatore di terre, che porta guerre, e fa violenza sulle donne
i capi secondari sono quelli che ereditano il potere per filiazione
il potere è ambivalente
v. Cook e Cortes creduti divinità che ritornavano
il
primo contatto:
l'altro che viene da altrove è già qui; il bianco era già previsto in sistemi di pensiero capaci di assimilarlo
sincretismo, bricolage culturale, mimetismo
sono state strategie che hanno permesso la sopravvivenza culturale dei vinti