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Madeline Vionnet (gli esordi (1953: lavoro alla Maison Vincent, due anni…
Madeline Vionnet
gli esordi
1953: lavoro alla Maison Vincent, due anni dopo premiere
la bimba morì, divorziò dal marito, abbandonò il lavoro a Parigi e ricominciò a Londra
- guardarobiera in un asilo di malati di mente 2. nell'atelier di Kate Reily (capi da giorno con taglio all'inglese + confezione di modelli di Parigi). 1890
a Parigi assunta dalla Maison Callot Soeurs come premiere di Madame Marie, grande maison di lusso. Lei realizzava i modelli in tela che M.M. ideava
1970, diventa modellista alla Maison Doucet presentando dei modelli innovativi inspirati alla Doucan, Fu repressa nelle sue proposte
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1912 suo primo atelier insieme a Germaine Lillaz. Indumenti dritti e scivolati senza busto, ispirati al kimono
1914, scoppio della guerra, Vionnet chiuse l'atelier, partì per l'Europa. Lo riaprì nel 1918, fine della guerra.
lo sbieco e la geometria
riprese l'attività fondando Madeline Vionnet et Cie con gli abiti in sbieco! non secondo le forme del corpo ma in modo che si adattasse
percorso individuale, come Chanel per la donna moderna, più libera
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una delle prime realizzazioni in sbieco fu un modello del 1918-19, 4 quadrati di tessuto + una cintura in vita = tunica greca
esternamente grechi, internamente matematici e geometrici, e progettati prima su manichino poi su carta
le chiavi del nuovo abito: materia tessile + corpo, entrambi valorizzati
la ricerca dell'armonia
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dopo la guerra V: assumente Thayaht realizza il logo e Yo che si specializzò nei disegni per il ricamo
1921, sperimentò la pittura greca con il ricamo "abito da sera modello Aux chevaux " . (tav.46)
si diffonde il Modulor di Le Corbusier che rappresentava una figura d'uomo con perfette dimensioni armoniche. Deriva dalla matematica
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abiti composti da: diagonali, figure geometriche, il quadrante, la spirale logaritmica. L'aderenza dell'abito= calcolo dell'elasticità delle stoffe e delle deformazioni
il tessuto veniva appeso per raggiungere l'indeformabilità e a disegnare la catenaria * + studio del "Vermicelle au droit fil" * per ricamare il filo sullo sbieco.
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il copyright
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su Vogue V. spiegava il modo per conoscere gli originali (etichetta) e documentò tutti i capi della Maison
pret a porter
1925, succursale a Barritz per gli abiti delle vacanze
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ebbe successo, ma l'esperienza non proseguì
1926 ritenta con un altro socio americano, John Wanamaker's , l'impresa anche qui non ebbe successo.
stile anni '20 e'30
1920
linea semplice e squadrata, meno elementi di decoro, corto, geometrico
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1930
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l'adolescenza lasciava il posto ad una giovinezza più matura, ci si ispirava al lusso del cinema hollywoodiano
tutte le arti adottarono uno stile classico, ma i modelli Vionnet avevano un aspetto più sciolto, meno revival
il sistema di taglio Vionnet non aveva più forme geometriche semplici ma con un intrecci più complessi
la gonna ampia
1934 abito con gonna a ruota piena di volant, ispirata all'800
modello scivolato+ modello ampio, in parallelo
tessuti nuovi, come il crèpe o il merletto divennero simbolo della maison
il velluto fu sperimentato in tutti i modi, vd. abito del 1937 in velluto rasato viola a motivi di rosa
Avenue Montaigne
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1936, gli scioperi trasformarono in diritto sancito tutte le innovazioni volontarie della Vionnet
non aprì mai una profumeria, si dedicò solo all'abbigliamento
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