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Surplus e politiche pubbliche
Immaginiamo che lo Stato faccia, mediante…
Surplus e politiche pubbliche
Immaginiamo che lo Stato faccia, mediante delle politiche pubbliche, degli interventi volti a modificare le dinamiche di mercato a tutela di alcuni gruppi di interesse (ad es. la classe meno abbiente).
Tali interventi come si ripercuotono sulle condizioni generali dei consumatori e dei produttori? Sono interventi efficienti?
Surplus del consumatore
Definiamo come disponibilità a pagare il prezzo che un consumatore è disposto a spendere per ottenere un determinato bene; se tale disponibilità è maggiore del prezzo di mercato, allora lo scambio avviene altrimenti no.
Il beneficio che un compratore ottiene dall'acquisto è definito Surplus individuale del consumatore, la somma di tutti i surplus dei compratori è detta invece Surplus totale dei consumatori.
:warning: Affinché ci sia surplus è necessario che si concretizzi la transazione
:!!: Affinché sussistano gli elementi per innescare lo scambio devono esserci condizioni di surplus del compratore.
:checkered_flag: L'area sottesa alla curva, ma al di sopra del prezzo di vendita, rappresenta il surplus.
:check: La curva a gradini è costruita rappresentando tutte le persone disposte in modo tale da avere i surplus in ordine decrescente; con molte persone i gradini diventano sempre più piccoli e la curva diventa lineare (e non a gradoni) con pendenza negativa. #
Surplus del consumatore
:!!: che come accade per i consumatori che hanno una disponibilità a pagare superiore al prezzo di vendita, anche i produttori possono essere disposti a vendere un bene ad un prezzo inferiore a quello di vendita.
Il beneficio che un produttore ottiene dalla vendita di un bene ad un prezzo maggiore rispetto a quanto sarebbe disposto a venderlo, è definito Surplus del venditore, la somma di tutti i surplus dei compratori è detta invece Surplus totale dei venditori.
:warning: Affinché ci sia surplus è necessario che si concretizzi la transazione
:!!: Affinché sussistano gli elementi per innescare lo scambio devono esserci condizioni di surplus del venditore, in quanto il prezzo di piú basso che esso è disposto vendere normalmente è rappresentato dal costo di produzione.
:checkered_flag: L'area sottesa al prezzo di vendita, ma al di sopra della curva di offerta, rappresenta il surplus.
:check: La curva a gradini è costruita rappresentando tutti i produttori disposti in modo tale da avere i surplus in ordine decrescente; con molti produttori i gradini diventano sempre più piccoli e la curva diventa lineare (e non a gradoni) con pendenza positiva. #
Surplus totale
Analizzando il modello delle curve di Domanda e Offerta, l'area alla sinistra della quantità di equilibrio e racchiusa tra la curva di D e il PrezzoDiEquilibrio (blu), rappresenta il Surplus dei consumatori, mentre quella racchiusa tra il PrezzoDiEquilibrio e la curva di O (rossa) rappresenta il Surplus dei produttori.
La somma dei due surplus rappresenta il Surplus Totale, ossia il beneficio totale derivante dagli scambi che ottengono consumatori e produttori all'interno di un certo mercato. :warning:
Le due curve non sono simmetriche. Le aree che determinano il surplus dipendono dalla pendenze delle rispettive curve di domanda e offerta
Politiche e pubbliche e Controllo dei prezzi
Abbiamo appreso che normalmente i mercati tendono all'equilibrio e sono efficienti, ma in questo modo, senza l'intervento di "qualcuno" non sarebbero equi, precludendo ad alcuni il diritto di riuscire ad acquisire determinati beni ritenuti essenziali. Questo è il motivo per il quale lo Stato interviene nei mercati.
Quando un governo interviene per regolare i prezzi, lo fa imponendone un controllo fissando:
- un livello massimo dei prezzi
- un livello minimo dei prezzi
portando a volte ad effetti collaterali non così equi
Lo stato impone un Livello massimo dei prezzi
Normalmente tali manovre vengono fatte in periodi di crisi, guerre o carestie, dove i bruschi aumenti prezzi di mercato danneggiano molte persone a vantaggio di pochi fortunati.
Ma cosa succede in questi casi?
Ipotizziamo una situazione in cui lo Stato interviene imponendo un Livello massimo di prezzo. Se è vero che i mercati tendono all'equilibrio,
ci sono due situazioni che si possono verificare:
- Il prezzo massimo è inferiore al prezzo di equilibrio
Si genera una situazione di carenza permanente ossia una situazione in cui vi è differenza tra qtà domandate e offerte di un determinato bene (in questo caso appartamenti). Lo scambio si fa in corrispondeza del punto A, dove O>D e comportando i seguenti effetti negativi:
- Spreco di risorse
Quali le spese per la tata del primo individuo, il costo delle forze dell'ordine per controllare il rispetto del canone massimo etc. sono esempi di risorse che non sarebbero impiegate.
- Qualità inefficientemente scadente
Guadagnando di meno i proprietari degli appartamenti hanno meno denaro da investire nella restaurazione dell'appartamento limitandolo solo alle manutenzioni che sono obbligati a fare.
Rendere più bello l'appartamento per renderlo piú attraente non avrebbe senso dal momento che la domanda è superiore all'offerta.
- Allocazione inefficiente ai consumatori
Potrebbe verificarsi un errata allocazione di quelli rimasti disponibili
Chi lavora in un'area dove prima erano disponibili un certo numero di appartamenti non ne trova ed è quindi costretto a fare il pendolare inquinando di piú e spendendo di piú in trasporto di quanto non avrebbe spesso pagando qualcosa in piú per l'appartamento (senza considerare inoltre il tempo perso per recarsi al lavoro).
Parallelamente, chi già possedeva l'appartamento, e non ha piú necessità di vivere in quell'area, dato che per lui il prezzo è ancora conveniente potrebbe decidere di tenerselo, quando invece ad un costo più alto lo avrebbe magari ceduto a favore di quello che è costretto a fare il pendolare.
- Mercato nero
Dato che la domanda è superiore all'offerta gli individui sono incentivati a farsi pagare una certa quota aggiuntiva in nero
- Riduzione della quantità al di sotto del livello di efficienza
Si riduce il numero di appartamenti dati in locazione ↙
Si riduce quindi il surplus totale ↙
Tale riduzione è detta perdita secca
- Il prezzo massimo è superiore al prezzo di equilibrio
Non succede niente perché il mercato tendendo all'equilibrio non andrà oltre al prezzo di equilibrio.
Lo stato impone un Livello minimo dei prezzi
A volte le l'intervento è fatto fissando un livello minimo di prezzo, è il caso ad esempio dei salari minimi garantiti a tutela dei lavoratori (dove sono loro che rappresentano l'offerta).
Ipotezziamo di trovarci nel mercato del burro e che lo Stato intervenga imponendo un livello minimo di prezzo. Se è vero che i mercati tendono all'equilibrio,
anche qui si possono verificare due situazioni:
- Il prezzo minimo è inferiore al prezzo di equilibrio
Non succede niente perché il mercato tendendo all'equilibrio non andrà oltre al prezzo di equilibrio.
- Il prezzo minimo è superiore al prezzo di equilibrio
Si genera una situazione di eccedenza persistente ossia una situazione in cui ci è differenza tra qtà domandate e offerte di un determinato bene (in questo caso burro). Lo scambio avviene in corrispondenza di A, dove D>O e comportando i seguenti effetti negativi:
- Spreco di risorse
Se il governo non è disposto ad acquisire gli eccessi molte cose prodotte che per via della loro natura devono essere consumate in un certo periodo vengono buttate.
- Qualità in efficientemente elevata
Ad es. quando c'era un minimo di prezzo di un biglietto aereo le compagnie si facevano concorrenza offrendo servizi aggiuntivi inutili
- Allocazione inefficiente delle vendite
Anche qui come prima con la differenza che riguarda i produttori. Nel caso dei salari minimi ad esempio, ci sarebbero comunque delle persone risposte a lavorare ad un salario inferiore, che però per via del salario minimo si ritrovano senza lavoro.
- Mercato nero
Anche qui come nel caso precedente si generano situazioni di lavoro nero, dove le persone pur di lavorare sono disposte a farlo senza un contratto di lavoro o peggio nei casi peggiori sono costrette a delinquere.
- Riduzione della quantità al di sotto del livello di efficienza
Anche qui come per gli appartamenti si ha una riduzione della qtà venduta.
Si riduce il numero di appartamenti dati in locazione ↙
Si riduce quindi il surplus totale ↙
Tale riduzione è detta perdita secca
Politiche e pubbliche e Controllo delle quantità
Come nel caso del controllo dei prezzi, i governi possono intervenire nei mercati conducendo delle politiche volte al controllo delle quantità come ad es. nel caso del numero di licenze di taxi in una città. A differenza del controllo dei prezzi, qui possono imporre solo dei limiti massimi in quanto non si può obbligare le persone ad acquistare una certa quantità di un certo bene o servizio.
:warning: finora abbiamo sempre ragionato in termini di quale qtà di un certo bene siamo disposti ad aggiudicarci fissato un certo prezzo; in questo caso ragioniamo invece in termini di a quale prezzo di un certo bene sono disposto ad aggiudicarmi una data quantità.
Distinguiamo quindi il concetto di:
- Prezzo di domanda, ossia il prezzo per il quale i compratori sono disposti ad acquistare una certa qtà
- Prezzo di offerta, ossia il prezzo per il quale i produttori sono disposti a vendere una certa qtà
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