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PARTECIPARE EMOTIVAMENTE
di Jeanne Favret-Saada (Perché nessun testo…
- PARTECIPARE EMOTIVAMENTE
di Jeanne Favret-Saada
Corps au corps 1981
studio della stregoneria nel Bocage (Fr occ con economia pastorale)-
studi sul campo del 1968
Perché nessun testo dichiarava l'esistenza della stregoneria in Europa, nonostante fosse sotto gli occhi di tutti?
folkloristi (v. Van Gennep): non avevano conoscenza diretta e rivolgevano i questionari alle elite locali che ne sapevano meno di chiunque altro (atteggiamento attivo)
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LIMITI DELLO STUDIO DELLA STREGONERIA
- tutti osservano, ma non partecipano
- considerano solo le accuse di streg e non i comportamenti o altre forme verbali
- c'è confusione nell'uso dei termini
- dequalificano la parola indigena come falsa e promuovono a verità quella dell'etnologo
il negare la presenza della streg è dovuto al ripristino della dicotomia noi-altro; la streg è roba da primitivi
proprio per questo i contadini fr non parlano: sanno che passeranno immediat dalla parte del cattivo e l'etnologo dalla parta buona
silenzio: scudo di protezione che cade solo quando l'etn viene presa, coinvolta e fuori dal proprio controllo; mai allora è stata considerta un'etnol, solo una strega, un'antistrega, una partecipante, etc)
un nuovo metodo, nato inconsapevolmente
- lasciarsi coinvolgere senza indagare o capire
- tenere un diario di campo che doveva essere subito compilato, dopo l'esperienza, anche se molto andava perso
- stendere una cronaca degli eventi enigmatici vissuti
DIARIO DI CAMPO: obiettivi
- cercare di capire che cosa volessero da lei in modo da poter agire la volta successiva
- strumento per poter capire in un dopo ( ri-allucinarsi ed essere ri-presa); per questo erano appunti precisissimi
DIARIO DI CAMPO:
- non spazio privato, di svago e sfogo come era stato fino ad allora (v. Malinowski)
- nessuno spazio per la soggettività e il privato, se non funzionale alla comprensione
- quando è presa, non prende più appunti durante le sedute, trascrive poi (ne registra 30 su 200)
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l'etnografia possibile:
- la comunicazione etnografica ordinaria è una delle forme comunicative più povere; occorre sostituirla con una comunicazione involontarie e non intenzionale
- vivere una situazione schizoide: una parte malleabile e modificabile che vive l'esperienza sul campo e una parte che vuole trasformarla in un oggetto della scienza
- le operazioni di conoscenza sono distese nel tempo: coinvolgimento e poi analisi
- i materiali raccolti sono talmente densi che conducono inevitabilmente ad intaccare le certezze scientifiche; occorre coraggio e apertura
esempio: rituale anti-stregoneria: non può essere veramente osservato perchè non consiste solo nel rituale, ma in una serie di preparazioni e coinvolgimenti prima e dopo (v. psicomagia)
ontologia implicita: l'esperienza sul campo di coinvolgimento porta al centro l'OPACITA' (l'inconscio?) del soggetto stesso, fondamentale in un'antropologia delle terapie