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La rinascita delle città 212-8 (Nel XII e XIII secolo i commerci si sono…
La rinascita delle città
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Nei primi secoli del Medioevo il baratto era stato l'unico mezzo di scambio dell'economia.
Ma visto che i commerci aumentarono fu necessario l'utilizzo del denaro assumendo importanza la circolazione monetaria come le cambiavalute i banchieri.
Le città più grandi iniziarono a farsi una propria moneta, di solito in oro, come il Tari amalfitano, il ducato veneziano, il genovino di Genova e il fiorino di Firenze
Nacquero anche nuovi metodi di pagamento come la lettera di cambio, permettendo di spostarsi senza portare grosse quantità di denaro, permettendo al mercante di poter riscuotere la somma versata in una certa data e in un determinato periodo.
Vi erano anche i libri mastri e la partita doppia veneziana cioè dei registri dove era possibile controllare la contabilità di tutte le operazioni commerciali
Le città venivano costruite intorno ad una piazza centrale in cui sorgeva la chiesa cattedrale e dove si svolgeva il mercato circondate da mura difensive e da torri di pietra
Le città erano abitate da migliaia di persone ed erano sottoposte all'autorità del vescovo locale e dal signor feudale che governava il territorio, per questo spesso vi erano forti contrasti tra i due.
Tra l'XI e il XIII secolo, con la ripresa dei commerci, rinacque la figura del mercante
Il mercante faceva lunghi viaggi ( utilizzando cavalli, carri o navi) ed era esperto nelle rotte commerciali, trasportava e vendeva anche a distanza le merci pregiate
Aveva una conoscenza maggiore in quanto era a contatto con gli usi e costumi delle popolazioni lontane, come ad esempio Marco Polo che nel XII secolo fu tra i primi ad arrivare in Cina percorrendo l'antica via della seta, una pista di carovane che collegava l'Europa con l'Oriente.
Per tutelare le loro attività ed aiutatisi si riunirono in associazioni chiamate "gilde" in Europa mentre in Italia si chiamavano "corporazioni o arti" . per evitare la concorrenza sleale fissavano un prezzo massimo delle merci e la paga degli operai.
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Notevole importanza rivestirono le città di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Si erano liberate dal controllo bizantino diventando repubbliche indipendenti, governate dai mercanti
Erano favoriti dalla posizione geografica al centro del Mediterraneo, le quattro repubbliche marinare commerciavano con i maggiori centri dell'Europa meridionale, mantenendo ottimi rapporti con i bizantini gli permetteva di poter trafficare anche con l'Oriente. Anche gli Arabi iniziarono ad utilizzare le navi italiane per far arrivare le proprie mercanzie.
Amalfi era la più antica delle repubbliche marinare. Gli abitanti strinsero buone relazioni con gli Arabi, acquistando i fondachi cioè magazzini all'interno dei porti stranieri
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Nel XII secolo nacquero anche le prime associazioni finanziarie e commerciali. I mercanti si unirono sotto forma di cooperative in cui raccoglievano i capitali per poter acquistare più merci, cautelandosi in caso di perdita di merci o mancato guadagno
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Quando Amalfi andò in declino si rafforzò Pisa e Genova, che cacciando le flotte saracene dal mediterraneo lottarono per il predominio del mare.
Durante la battaglia di Melaria nel 1284 a Genova dopo aver sconfitto la flotta nemica si assicurarono il controllo di tutto il Mediterraneo occidentale e dalle rotte mercantili verso il Nord Europa. Ma i genovesi dovevano guardarsi bene dai Veneziani che erano i lori rivali per gli scambi con i mercati orientali
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