Così si chiude, incompiuto, il romanzo: «"No, nun so' stata io!" Il grido incredibile bloccò il furore dell'ossesso [Ingravallo]. Egli non intese, là pe' llà, ciò che la sua anima era in procinto d'intendere. Quella piega nera verticale tra i due sopraccigli dell'ira, nel volto bianchissimo della ragazza, lo paralizzò, lo indusse a riflettere: a ripentirsi, quasi.»