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I comuni italiani e le libere città del nord Europa. (La rivoluzione…
I comuni italiani e le libere città del nord Europa.
La rivoluzione agricola, la crescita demografica e la ripresa dei commerci avevano favorito una forte espansione delle città.
Infatti le molte città tra cui Napoli, Venezia, Genova e milano arrivarono a contare circa 200.000 abitanti anche se per noi oggi è poco.
In queste città nacquero nuovi quartieri nei quali vi erano molte persone. Questi quartieri erano protetti da mura chiamate borghi e i loro abitanti borghesi. Però non bisogna confondersi con ALESSANDRO BORGHESE.
Inoltre il ceto borghese si era affermato come un protagonista della ripresa economica manifestando nel corso del tempo un' insofferenza nei confronti dei feudatari. Molte città riuscirono a guadagnarsi grandi margini di autonomia
Lungo le coste del Mare del Nord e del Baltico nacquero numerosi centri come Colonia e Brema che divennero un importante punto di riferimento per i traffici mercantili.
In queste città il ceto borghese si affiancò al potere feudale e ottenne il controllo della vita politica ed economica. Alcune città si associarono in una lega chiamata Hansa che facilitava la circolazione e lo scambio delle merci
In Italia dove le maggiori città del nord e del centro si dettero una nuova forma di governo autonoma, i COMUNI stupido correttore
I cittadini più importanti si riunivano in assemblee dette consorterie dove si prendevano decisioni. L' Italia faceva parte dell'Impero Germanico ma dato che l' imperatore era lontano... Le città cominciavano ad appropriarsi alle regalie
Allo scopo di organizzare meglio le diverse professioni artigianali e commerciali e difendere i propri interessi all' interno dei comuni erano sorte le corporazioni libere associazioni fra loro che svolgevano lo stesso mestiere per difendere i propri privilegi. A decidere spettava al popolo grasso e al popolo minuto il meno importane era la plebe
I comuni inoltre godevano di un' autonomia quasi totale. Il principale organo era l' assemblea di tutti i cittadini. nacquero anche i consoli i podestà e i capitani del popolo.
L' ascesa del ceto mercantile favorì la fondazione di scuole private sostenute dai comuni e dalle università. La prima università italiana nacque a Bologna nel 1088 e tre importanti sono quella di Padova Napoli e Salerno.