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La ripresa delle campagne
Nel corso dell'Alto Medioevo la società europea era basata sull'economia chiusa, questo significava che ogni villaggio e ogni monastero producevano lo stretto necessario per la sopravvivenza dei propri abitanti, i commerci erano ridotti e molte terre coltivabili erano state abbandonati.
Erano stati secoli difficili, contrassegnati da carestie, povertà ed invasioni. In questo clima di insicurezza e di paura erano nate leggende e superstizioni sulla fine del mondo, legato all'avvento dell'anno Mille
Con l'avvicinarsi di questa data, aumento la paura provocata da un passo della Bibbia, tratto dall'Apocalisse, che parlava infatti della fine del mondo.
L'anno mille arrivò, ma non successe nulla, di quello che si temeva, anzi le condizioni di vita migliorarono.
Cessarono le invasioni ed i signori feudali riuscirono a garantire maggiore sicurezza agli abitanti delle campagne
Diminuirono le epidemie, che negli anni passati avevano provocato la morte di migliaia di persone
La popolazione europea aumentò gradualmente, grazie al miglioramento del clima e alla bonifica dei terreni paludosi
Con l'aumentare della popolazione, si ebbe la crescita della domanda di cibo. La principale risorsa alimentare era l'agricoltura.
Per risolvere, bisognava estendere le aree coltivabili e mettere a punto nuove tecniche per aumentare la produttività agricola
I contadini, cominciarono a lavorare le terre incolte, a prosciugare gli acquitrini e le aree paludose, a tagliare boschi e foreste, imitando l'operosità e l'ingegnosità dei monaci benedettini.
Per migliorare lo sfruttamento del terreno, fu introdotta la rotazione triennale, mentre fino a quel momento il metodo di coltivazione era stato la rotazione biennale, cioè ogni anno metà della terra era lasciata incolta, per recuperare le sostanze nutritive in modo da renderla di nuovo produttiva.
La rotazione triennale, invece il terreno veniva diviso in tre porzioni
Una parte era destinata alla semina di legumi (piselli, fave, fagioli, piante che impoveriscono poco il terreno)
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la terza parte veniva lasciata a maggese, cioè a riposo.
L'aumento della produttività dei terreni fu possibile anche grazie all'impegno di nuovi strumenti agricoli
Fu introdotto l'aratro pesante con le ruote, che consentiva di scavare solchi più profondi, rendendo il terreno più fertile.
Migliorò anche il lavoro degli animali nei campi, furono introdotti i collari rigidi e imbottiti, che permettevano agli animali di tirare con più forza gli aratri, senza il rischio di soffocamento.
In Europa del nord, preferivano usare i cavalli, per la loro robustezza, introdussero la pratica di ferrare gli zoccoli, per evitare che si consumassero rapidamente.
Un altro miglioramento "tecnologico", fu l'uso dei mulini ad acqua, che servivano ad azionare le macine, fruttando la corrente dei fiumi. Solo intorno al XII secolo, si diffusero i mulini a vento
Nell'anno mille, i contadini divennero più numerosi, si mossero alla ricerca di terre da coltivare, fondando così nuovi villaggi, spesso vicino ai fiumi o a un bosco o lungo le vie di comunicazioni
I signori feudali, cercavano lavoratori per bonificare i terreni e per disboscare le terre, collocare in zone disabitate e inospitali. Per incoraggiarli gli offrivano in cambio condizioni vantaggiose, come per esempio l'utilizzo gratuito dei mulini o uno sconto sull'afftito dei terreni
In questo modo molti contadini poveri, riuscirono ad ottenere una porzione di terreno da coltivare, trasformandosi in coloni
Con l'aumento della produttività, dovuta alle innovazioni introdotte, i prodotti non consumati venivano venduti nelle fiere e nei piccoli mercati, grazie al fatto che le vie di comunicazioni era diventate più sicure e i contadini potevano spostarsi tranquillamente.
Era possibile scambiare parte dei raccolti, con manufatti artigianali, mentre fino a quel momento le famiglie dovevano provvedere da sè alla realizzazione degli attrezzi agricoli e dei beni di necessità.
Così si favorì un superamento dell'economia chiusa a favore di un' economia di scambio, in cui il commercio giocava un ruolo fondamentale.
In questo modo i proprietari terreni si arricchirono, acquistando beni di lusso come vestiti eleganti, oggetti preziosi, concludendo la rinascita del commercio era partita dalla rivoluzione agricola
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In questo modo, solo un terzo del terreno era improduttivo, garantivano così un notevole incremento di cibo, inoltre la superficie produttiva si rigenerava più in fretta e le colture erano diversificate.
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