IL RAPIDO AUMENTO DELLA POPOLAZIONE URBANA PEGGIORO' LE CONDIZIONI DI VITA DEI NUOVI POVERI, CIOE' DEGLI OPERAI. NEI QUARTIERI MISERABILI DOVE ESSI VIVEVANO AMMASSATI MANCAVANO L' ACQUA POTABILE, LE FOGNATURE, I SERVIZI DI PULIZIA DELLE STRADE E SI DIFFONDEVANO FACLMENTE MALATTIE INFETTIVE COME IL TIFO E IL COLERA.
LE ABITAZIONI ERANO PICOLISSIME, MALSANE, PRIVE DI LUCE E SOVRAFOLLATE.
IL SALARIO, INFATTI, ERA LA RICOMPRNSA DI UNA GIORNATA LAVORATIVA LUNGHISSIMA, CHE DURAVA DALLE DODICI ALLE SEDICI ORE.