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Le aree climatiche italiane, inquinamento e cambiamenti climatici …
Le aree climatiche italiane, inquinamento e cambiamenti climatici
L'arco alpino, la pianura ricca di fiumi e laghi, la fascia costiera e la lunga dorsale appenninica, sono tutti elementi che rendono vari e piacevoli il clima e il paesaggio del nostro Paese.
In Italia, attraverso la pianura francese, giungono masse d'aria fresca e umida, provenienti dall'Atlantico, mentre da sud-ovest arriva l'aria calda e umida dell'Atlantico meridionale e a sud direttamente dall'Africa, arriva aria calda e secca, che spesso trasporta la sabbia rossastra del deserto.
L'influenza del Mar Mediterraneo garantisce per quasi tutto l'anno, un clima mite o comunque ben più tiepido di quello dei nostri vicini d'Otralpe.
Il clima italiano cambia notevolmente nelle varie zone, a causa della forma allungata della penisola, a seconda della disposizione dei rilievi e della minore o maggiore distanza dal mare. Anche le precipitazioni non sono uniformi, diminuiscono scendendo verso sud. Possiamo distinguere alcune aree climatiche.
Area alpina
:é caratterizzata da inverni lunghi e freddi, estate brevi e fresche e da abbondanti precipitazioni, a volte anche nevoso
Area padana
: ha clima detto continentale, con estati calde e afose, scarse di pioggia,e inverni freddi caratterizzati da una nebbia fitta e frequente.
Area appenninica
: é caratterizzata da forti differenze di temperature nel corso dell'anno, con precipitazioni in autunno ed inverno, anche nevose. Scendendo verso sud le piogge sono più scarse e le temperature più elevate.
Area adriatica
: ha un clima tendenzialmente continentale al nord e mediterraneo al centro sud. Gli inverni sono abbastanza freddi perchè il Mar Adriatico è poco profondo e i venti sono freddi a causa perchè provenienti dalla Russia, mentre le estati sono calde e ventilate.
Area tirrenica
: che va dalla Liguria alla Campania, il clima è mediterraneo, con inverni miti e precipitazione concentrate in autunno ed inverno.
Area mediterranea:
al Sud e sulle isole, ha inverni tiepidi e piovosi ed estati calde e secche, spesso con periodi di siccità.
Zone climatiche microclimi:
zona introno al Lago di Garda, dove il clima è mediterraneo, nonostante sia situata più a nord, dovuto all'influenza del lago.
I fattori ambientali e climatici naturali, non sono i soli elementi a determinare le condizioni dell'ambiente e il clima, influisce molto l'azione dell'uomo, in particolare l'inquinamento causato dai
complessi industriale e urbani.
Questi ultimi hanno un impatto molto forte sulla qualità dell'aria, a causa delle emissione prodotte dalla combustione del petrolio e carbone, insieme agli scarichi prodotti dalle auto,dai camion, dalle navi e dagli aerei.
In presenza di aria stagnante, tutte queste emissione si mescolano con la nebbia, formando lo
smog
(parola che deriva dall'inglese
smoke
cioè fumo e
fog
cioè nebbia)
L'ozono (un gas che ha una molecola composta da tre atomi di ossigeno), forma uno scudo nella stratosfera, che costituisce una barriera protettiva contro i raggi ultravioletti del Sole.
Negli ultimi decenni, strato di ozono si è ridotto, a causa dei gas
clorofluorocarburi
, usati negli impianti refrigeranti e nelle bombolette spray.
Questi gas hanno la capacità di mescolarsi con le molecole di ozono, facendo diminuire il potere protettivo. Lo strato di ozono si è così ridotto, determinando l'aumento dei raggi ultravioletti, provocando un incremento di casi di cancro alla pelle e danni agli occhi.
I gas immessi nell'atmosfera dalle attività umane, stanno provocando un innalzamento delle temperature medie, dovuto dall
'effetto serra
.
Tale aumento di temperatura provoca un aumento di precipitazioni nel Nord Europa e una maggiore siccità nel Sud. Quindi si prevede che diventeranno sempre più frequenti gli
eventi meteorologici estremi
: forti piogge ed elevata siccità.
Questo causerà uno spostamento verso nord delle specie vegetali e animali. Di conseguenza la produttività agricola tenderà ad aumentare nel Centro e Nord Europa, quindi le aree mediterranee saranno penalizzate
Anche la temperatura del mare è aumentata, provocando una
risalita verso nord
di diverse specie marine vegetali e animali
Nella zona alpina, a bassa quota si trovano querce, castagni, faggi, pini, abeti e larici, mentre in alta quota il paesaggio è dominato da rocce, neve e praterie dove in estate crescono i fiori di montagna, come narcisi e genziane
Nella regione padana, dove la vegetazione spontanea ha lasciato quasi del tutto lo spazio alle coltivazioni, si trovano poco frequente le praterie o boschetti di rovere e betulle
Nella regione appenninica, a bassa quota si trovano vasti boschi di lecci e castagni, mentre in alta quota, foreste di faggi e abeti.
Nella regione mediterranea, lungo le coste e nelle isole, si trovano boschi di lecci, pini marittimi ed ulivi, ai quali si aggiungono una grande varietà di arbusti profumati: ginepro, erica, timo, rosmarino, salvia, mirto, lavanda e ginestra
Dello smog, fanno parte anche le
polveri sottili,
minuscole particelle sospese nell'aria, prodotte dal traffico e dagli impianti di riscaldamento.
Effetto serra
s'intende il pericolo di un rapido riscaldamento dell'aria in tutte le zone della Terra