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L'Impero degli Ottoni e la lotta per le investiture. (OTTONE I SI…
L'Impero degli Ottoni e la lotta per le investiture.
OTTONE I SI IMPONE COME RE DI GERMANIA E FONDA IL SACRO ROMANO IMPERO
Nello stesso periodo in cui l'Europa fu invasa da Ungari, Vichinghi e Saraceni, la Germania attraversò un momento critico. Dopo la deposizione di Carlo il Grosso, nell' 887, si scatenò una durissima battaglia tra i più grandi feudatari tedeschi, per conquistare il potere imperiale.
Nel 919 riuscì a imporsi la casa di Sassonia: prima divenne re di Germania Enrico, poi, dal 936, suo figlio Ottone.
Ottone riuscì ad annullare la minaccia rappresentata dai feudatari germanici e nel 951 ottenne la corona del regno d'italia. nel 955 nella battaglia di Lechfeld sconfisse gli Ungari.
Ottone scese in Italia per sostenere papa Giovanni XII, nel 962 ottone I fu incoronato dal papa "imperatore del sacro romano Impero Germanico".
I VESCOVI-CONTI E IL PRIVILEGIUM OTHONIS
Sotto il regno di Carlo il Calvo, con il capitolare di Quierzy i feudi maggiori erano diventati ereditari. Per cercare di eliminare il potere della nobiltà Germanica e controllare il territorio imperiale, Ottone I coinvolse le autorità ecclesiastiche creando una nuova figura dei vescovi-conti.
A tale scopo egli rivendicò il diritto
di nominare i vescovi
. Per sottrarre il pontefice all'influenza dell'aristocrazia romana, Ottoe emano nel 962 il Privilegium Othonis, questo decreto stabiliva che l'elezione del Papa doveva avvenire solo con il consenso dell'imperatore.
In pratica Ottone I voleva trasformare il papa in un vassallo dell'imperatore sottoponendolo al suo controllo, ma questa politica era destinata a creare forti contrasti tra la chiesa e l'Impero.
I SUCCESSORI DI OTTONE I E LA FINE DELLA DINASTIA OTTONIANA
Nonostante gli sforzi di Ottone I, i suoi successori faticarono a domare le rivolte dei grandi feudatari. Ottone II, diventato imperatore nel 973, regnò solo 10 anni. Quando morì, suo figlio Ottone coltivò il sogno di ricreare l'antico Impero Romano!
Nel 1002 morì senza eredi e la corona tedesca e imperiale passò ad Enrico II.
LA LOTTA PER LE INVESTITURE, IL CONTRASTO TRA PAPATO E IMPERO
Nel corso dell'XI secolo la nomina dei vescovi-conti divenne uno dei maggiori motivi di conflitto tra papato e impero.
Il Papa non intendeva rinunciare alla propria facoltà di nominare vescovi e abati, mentre l'imperatore non voleva che fosse il pontefice a decidere chi doveva amministrare i territori dell'impero. la lotta per l'investiture rifletteva in realtà un problema più grande, si trattava di stabilire se il poter del papa fosse superiore a quello dell'imperatore!!
LA CORRUZIONE DEL CHIESA E LA NASCITA DEI MOVIMENTI DI RIFORMA
Il duplice ruolo religioso e politico dei vescovi-conti creò anche una crisi profonda all'interno della Chiesa.
I vescovi e gli abati diventarono sempre più simili ai signori laici, trascurando i doveri spirituali . Per contrastare la decadenza del cero nacque un movimento di riforma. Centro e motore di questo rinnovamento fu l'abbazia
benedettina di Cluny, fondata nel 910
.
PAPA GREGORIO VII AFFERMA LA SUPERIORITA' DELLA CHIESA
La riforma della chiesa convolse anche la figura del pontefice. Nel 1059 papa Niccolo' II stabilì l'annullamento del
Privilegium Othonis
e il so sucessore, Gregorio VII emanò ne 1075 il
Dictatus Papae
.
Questo documento affermava la superiorità del Papa.
LO SCONTRO TRA GREGORIO VII ED ENRICO IV
I rapporti tra papato e impero divennero sempre più conflittuali. L'Imperatore Enrico IV depose Gregorio VII e a sua volta scomunicò nel 1076 l'Imperatore. Enrico IV fu costretto a chiedere perdono al papa e nel 1077 il papa ricevette l'imperatore e lo perdonò.
Nel 1122 si stipulò
concordato di Worms
che stabilì che il diritto di nominare vescovi spettava solo al papa.