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ADOLESCENTI E LEGALITA' (FATTORI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO…
ADOLESCENTI E LEGALITA'
- società si pone il problema di come TRASMETTERE LE NORME da una generazione all'altra
- nella società attuale le nuove generazioni mostrano difficoltà nel processo di interiorizzazione
--> membership sociale
SOCIALIZZAZIONE= azione sistematica e finalizzata che porta il soggetto a far propri gli orientamenti di valore e a strutturare capacità di svolgimento dei futuri ruoli adulti
-si compie attraverso atti complementari di
-condizionamento dall'esterno (meccanismo di imitazione)
-condizionamento dall'interno (meccanismo di identificazione)
che portano in un tempo diverso per ciascun soggetto alla strutturazione di una personalità sociale
TESSUTO NORMATIVO= insieme di norme, valori, sanzioni, aspettative, modelli di ruolo
--> parte integrante della personalità sociale
- processo di interiorizzazione delle norme é generalizzato,,non ha un tempo definito
- in ogni epoca emergono forme tipiche e tappe ricorrenti nel percorso evolutivo dei giovani verso la cosiddetta MATURITA' SOCIALE che coincide con l'assunzione di un ruolo adulto e la responsabilità verso gli altri
LIFE MARKER= indicatori oggettivi che hanno a che fare con le scelte esistenziali che sottolineano le tappe evolutive
-
ADOLESCENZA rappresenta il momento di maggiore tensione tra interno ed esterno, tra desideri e obblighi, tra razionalità e emozioni, tra spinta verso l'autonomia e nostalgia per lo status di dipendenza infantile
--> conflitto normativo fisiologico che indebolisce la tensione a crescere
- il nesso tra interiorizzazione delle norme e definizione del Sé spiega il fenomeno odierno
--> poiché si può rimanere più a lungo in attesa di raggiungere un ruolo e uno status riconoscibili esternamente, dunque in una condizione di MORATORIA ESISTENZIALE, ne deriva pertanto che l'assunzione di norme e la percezione dei limiti sociali si dilatano nel tempo e si posticipano a seconda delle diverse esperienze di vita e della generazione di appartenenza
RUOLO MORATORIUM sta ad indicare una sospensione tra infanzia e maturità, tra dipendenza e indipendenza, per effetto del continuo rimandare le scelte esistenziali e del dilatare i tempi di passaggio da una fase evolutiva all'altra (definizione del Sé), dedicando il tempo "sospeso" all'effimero, al divertimento
--> dilatazione di assunzione di responsabilità verso gli altri
- prolungamento dell'egocentrismo infantile
- il soggetto non é in grado di vivere le norme morali come esterne e di farne oggetto di riflessione, bensì le considera esterne a sé
--> di conseguenza tende a massimizzare i propri interessi e soddisfare i propri bisogni, mettendo in atto comportamenti opportunistici
--> ciò influenza i loro comportamenti e giudizi in ambito morale
- per gli adolescenti di oggi, possedere l'autonomia morale é il risultato di esperienze profonde di interazione con gli altri, necessarie per imparare a mettersi nei panni altrui, ad assumere il punto di vista dell'altro, il cui significato varia da soggetto a soggetto e in base alle contingenze
- tra giudizio morale e agire morale non vi é quasi mai una relazione lineare perché altri fattori concorrono a influenzare la condotta dell'adolescente
ADOLESCENTI oggi di fronte alle norme
- raggiungono più tardi, e con tempistiche molto varie, il giudizio morale
- non legano giudizio morale a comportamento morale
- contraddittorietà di atteggiamenti: misure repressive per qualunque forma di devianza (funzione salvifica della legge) - svalutazione della legge come inutile (senso di onnipotenza)
- reticenza significativa verso la legge in senso astratto
- fascino delle persone di legge quando si fanno rispettare
- maschi bassa normatività (morale della giustizia)- femmine alta normatività (morale della cura)
- normatività situata tengono a valutare le infrazioni più o meno gravi a seconda dell'ambiente
- pluralismo di valori, cioè l'abbondanza di riferimento a regole e norme della vita sociale,non facilita l'acquisizione di una personalità strutturata ma giustifica strategie di identità alternate
--> appoggiarsi alle tradizioni o abitudini familiari
--> rifiuto delle norme tramandate
ribellione ai genitori
- GRUPPO DEI PARI come agenzia di socializzazione sui generis
- luogo di svago e divertimento
- funzione adattive e attive in rapporto alle norme
- rapporto tra controllo sociale e desiderio di autoaffermazione mette in primo piano il tema della trasgressione e del rischio che sono una condizione "liminale" fisiologica per gli adolescenti (affrotnare il dilemma tra conformità e ribellione)
- trasgressioni =\ a seconda interpretazioni della socializzazione
1) modello lineare accento sul fine integrazionalista
--> devianza é una disfunzionalità avvenuta nel process di trasmissione delle norme (socializzazione mancata) ma é ristretta a una quota minima di soggetti
2) modello conflittualista
--> trasgressione é una reazione al controllo sociale e ai metodi utilizzati dal sistema adulto per contenere le potenzialità eversive dei più giovani
3) visione interazionista-comunicativa, più incline a considerare lo scambio che avviene tra i soggetto deviante e la società
--> trasgressione adolescenziale é una forma di agire comunicativo che ha funzioni di auto-rappresentazione e di appropriazione di simboli nello spazio pubblico
- i messaggi veicolati dalla trasgressione possono essere molteplici, alternativi o sovrapposti
-->si agisce fuori dalla legalità:
-per manifestare un disagio e fuggire dalla realtà
-per richiamare alla necessità di modificare le relazioni quotidiane
-far emergere l'inadeguatezza delle norme a una data situazione
-fare esperienza diretta del confine, del limite
- mondo sociale dell'adolescente si viene formando sia attraverso uno scambio con le figure significative (adulte o coetanee) della socializzazione primaria e secondaria, sia attraverso un continuo adattamento alle situazioni di vita che lo vedono protagonista o spettatore
SOCIALIZZAZIONE NORMATIVA
- processo di formazione del mondo sociale attraverso gli oggetti che lo regolano, quindi l'interazione con le figure istituzionali, del controllo sociale, della rappresentanza e del diritto
- generalizzato per tutti gli individui prevede:
1) fonti normatve dirette ed indirette
2) precise modalità di trasmissione delle regole (attraverso gli agenti normatori)
3) l'atteggiamento e l'esperienza delle legge (idealismo, cinismo, impegno, disattenzione, sfida, soggezione...verso i rappresenti della legalità
- in che modo gli adulti svolgono il compito di guida ai principi morali e alla conoscenza e osservanza delle norme, ottenendo la conformità al sistema regolativo di cui sono responsabili?
- gli agenti di socializzazione nei contesti democratici si stanno sempre più allontanando da una modalità tradizionale di trasmissione (basata sul comando e l'imposizione della regola) e adottano un atteggiamento più permissivo verso le trasgressioni
--> una maggiore tolleranza degli adulti rivela una concezione più flessibile delle regole ma anche una deresponsabilizazione verso i propri compiti educativi
--> quali sono le modalità emergenti che sostituiscono quelle tradizionali?
- GENITORE (agente primario) può far passare la regola attraverso la personificazione e il processo di identificazione tra sé e il giovane, sfruttando anche l'attaccamento e i bisogni emotivi
- nella vita familiare, dove prevale il principio di relazione si tenta di far valere un rapporto educativo centrato sulla personalizzazione, in cui si manifesta un interesse verso i figli fino a ottenere il loro consenso
- INSEGNANTE é tenuto a richiedere adesione alle regole all'interno di una cornice formale, cioè impersonale, che contraddistingue tutte le istituzioni pubbliche, stimolando il meccanismo dell'imitazione piuttosto che quello dell'identificazione
- nei contesti di educazione formale, le strategie di trasmissione delle regole si strutturano attorno al principio di prestazionee danno luogo all'impalcatura di quello che diventerà nella vita del giovane il rapporto con l'intero ordine istituzionale, cioè il mondo esterno, la società
--> scuola contesto MORALE fondamentale
- l'assunzione di responsabilità normative nel contesto scolastico sta diventando sempre più faticoso a causa della scarsa legittimazione degli adulti agli occhi dei ragazzi
- genitori e insegnanti vivono il proprio ruolo con crescente incertezza, ossia sperimentano la probabilità che i propri comandi non trovino immediata obbedienza presso gli adolescenti
--> gli adulti dovrebbero garantire impersonalità, imparzialità e razionalità nel loro agire, ma quotidianamente sperimentano difficoltà a farsi comprendere ee seguire dai giovani
- il risultato di queste dinamiche é la difficoltà a imporre la disciplina a prescindere dalle relazioni impersonali e dallo scambio di significati tra adulti e giovani attorno non solo alle regole, ma anche agli strumenti per dare senso alle regole stesse
--> negoziazione degli strumenti regolativi e di co-costruzione del patto implicito
- nella modalità NEGOZIALE il contratto implicito non viene stabilito con l'autorità in quanto rappresentativa dell'istituzione e quindi garante della norma impersonale e invariante, ma dall'adulto di riferimento che incarna una certa variante della norma e la rende leggibile agli occhi dei ragazzi
- le principali FONTI NORMATIVE coincidono con gli agenti socializzativi con cui l'adolescente é in relazione e che hanno influenza diretta sul suo comportamento
- fungono da mediatori del dover essere, sia attraverso il richiamo alla norma impersonale (non bisogna, non si fa) e sia con la messa in atto di comportamenti che hanno valore di modello o testimonianza di cosa ci si aspetti dal ragazzo in base a tali regole o norme
FONTI NORMATIVE DIRETTE
- espressione del mondo culturale di appartenenza
- richiamano il senso di lealtà verso i loro messaggi e suscitano il tener fede alle loro aspettative
FONTI NORMATIVE INDIRETTE
- modelli appresi dalla cultura circolante, non necessariamente incarnati da persone conosciute, bensì da miti e leggende, personaggi di fama, figure carismatiche di vario tipo
- gli adulti spesso mettono in atto una socializzazione normativa di tipo tacito, poco riflesso e meccanico
- la
- la mancanza di una strategia intenzionale utile a far passare le norme, i principi e modelli indebolisce la loro autorevolezza
- l'assenza di punizioni e il ricorso a deroghe rispetto alla regola possono rilevare una incostanza della fonte normativa: ciò giustifica la decisione del giovane di affidarsi ad un'altra fonte e quindi operare una inversione nella scala dei valori
--> meccanismo di delegittimazione e rilegittimazione delle fonti
- percezione comune di un sistema normativo "impallidito"
- adolescenti odierni hanno più difficoltà di quelli del passato ad adattare le valutazioni al contesto reale
- disattenzione degli adolescenti italiani verso la legge
- le regole sembrano accettate dai giovani come criteri operativi ma non interiorizzate
--> l'interiorizzazione delle regole richiede una convinzione di legittimità, una adesione che si ponga su un piano non meramente pragmatico e strumentale
- avanzata propensione adolescenziale alla trasgressione a partire dai comportamenti legatia lla sfera sessuale, all'addiction e ai rapporti economici in un clima sociale sempre più liberale e permissivo
--> aumentato l'atteggiamento assolutorio verso chi trasgredisce e quindi la riduzione dell'importanza della legge per la società
--> gli adolescenti mostrano di avere nei confronti della legge in senso astratto, una reticenza significativa
FATTORI CHE INFLUENZANO IL RAPPORTO ADOLESCENTI-LEGALITA
- la LEGGE é di per sé indicatore del rapporto dell'individuo con la sfera pubblica, anche se viene identificato in modo soggettivo durante il processo di interiorizzazione
- variabili che influiscono nel determinare la variabilità della fiducia dei cittadini verso la legge:
-livello educativo
-classe sociale
-età
- indebolimento della cogenza rispetto alle regole sociali che si percepisce nei comportamenti quotidiani, correlato anche con il disinteresse verso la politica
- concetto di legalità viene associato sempre meno a criteri universalistici ed astratti (valori di fondo) e sempre più a criteri personali, individuali e privati, anche per la crescente legittimazione che ha assunto la libertà morale (libertà di darsi dei principi di moralità) agli occhi dei ragazzi
--> doppia moralità nei giovani: da un lato essi esprimono conformità a regole statuite e quindi stigmatizzano comportamenti perseguiti dalla legge (es.non rubare), dall'altro vi é un insieme di comportamenti che non vengono sanzionati dagli atli, pertanto vengono fatti rientrare nella sfera della permissibilità o tolleranza o probabilità di accadimento
- alcune variabili sembrano giocare un ruolo importante nel differenziare le percezioni dei giovani italiani circa le norme e la legalità, su una scala che andrebbe da una legalità flessibile, debole o quasi inesistente ad una legalità più rigida, spesso vicina all'intolleranza
FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE LA LEGALITA' DEI RAGAZZI:
-ETA': i più piccoli possono aver maggior soggezione delle norme che vanno rispettate in quanto tali, mentre i più grandi ne prendono distacco e sanno essere critici sia sul merito delle regole sia sul modo in cui vengono fatte rispettare
-GENERE: maschi portatori di una bassa normatività (morale della giustizia), femmine più attente a seguire le norme e a evitare trasgressioni morale della cura)
-RELIGIONI ed ASSOCIATIVE: chi crede, oppure chi fa parte di un gruppo organizzato, mostra in genere un senso di legalità più forte di chi trascorre il tempo libero in maniera più isolata, individualistica
-ISTITUTO SCOLASTICO FREQUENTATO: variabile non casuale bensì legata alle condizioni socio-economiche delle famiglie di provenienza dei ragazzi e al prestigio sociale di cui godono i vari tipi di scuola:
-LOCALITA e del tessuto sociale che circonda l'ambiente di vita dei ragazzi
-giudizi, percezioni e rappresentazioni delle regole da parte degli adolescenti sono anche modulati in base al tipo di comportamento a cui si riferisce:
-sfera sessuale
-uso di sostanze
-sfera pubblica
-ambito scolastico
-proprietà
- GRUPPI FORMALIZZATI ed ASSOCIAZIONI svolgono in adolescenza l'importante funzione di cerniera tra il pubblico e il privato, tra il sé e le regole sociali, tra il disimpegno e la responsabilizzazione verso gli altri