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FRIEDRICHE WILHELM NIETZSCHE (IL PROSPETTIVISMO (Critica di Nietzsche al…
FRIEDRICHE WILHELM NIETZSCHE
PRIMO PERIODO FILOSOFICO-ROMANTICO(1871-1878)
Opere fondamentale:
nascita della tragedia dallo spirito della musica (1871)
considerazioni inattuali (1873-1876)
INFLUENZE CULTURALI
:
- Filologia classica
- Pensiero di Shopenhauer
- Musica du W. Goethe
Nietzsche critica i filologi *
a lui contemporanei che, ha suo parere, interpretano il patrimonio classico come mero repertorio di oggetti di studio, dipingendo la storia greca nel suo momento di decadenza e non tenendo conto delle "radici vitali " del mondo classico che si affondano nelle cultura popolare musicale e mitologica.*
CONCEZIONE EROICA DELLA VITA
Il fatto che la vita sia dolore e crudeltà non deve spingere a volere il nulla: l’amore per la vita stessa comporta l’accettazione attiva dell’irrazionalità dell’esistenza.*
Il filosofo tedesco che dedica le sue prime opere al tema della vita rendendosi conto come
Shopenhauer
della tragedia della vita. oppone alla noluntas e all'ascesi l'amore per la vita ovvero l'accettazione coraggiosa del dolore della vita quale viene espressa dagli eroi della tragedia greca
GOETHE E WAGNER
Da Goethe trae la celebrazione della vita ; da Wagner assume la concezione della musica come arte dell’interiorità, lingua dell’inesprimibile. Il concetto blocca la vita cristallizzandola nella rappresentazione; la musica restituisce l’esistenza nella sua forma immediata e creativa
ESTETICA
Solo come esperienza esterica l'esistenza e il mondo appaiono giustificati.
la tragedia è la chiave per la comprensione dell'essere: attraverso il tragico si colgoo gli enigmi del mondo
ARTE:
CAPACITA' DI INDAGARE OLTRE LE APPARENZE
SPIRITO APOLLINEO
Apollo rappresenta l’inclinazione plastica, la forma perfetta. Le arti di Apollo sono la scultura e l’architettura greca. L’ideale apollineo è l’illusione e il sogno che rende accettabile la vita chiudendola in forme stabili e armoniche*
SPIRITO DIONISIACO
Dionisio rappresenta il furore, l’istinto, l’eccesso. La sua forma espressiva è la musica che genera passione. In Dioniso la vita erompe qual è nella realtà, gioco crudele di nascita e morte. Dionisio accetta la vita (amore per la vita), dice di sì alla vita.
TRAGEDIA GRECA:
ORDINE E CAOS
La tragedia greca, massima forma artistica, coglie insieme la gioia e il dolore della vita mediante il movimento dialettico tra Spirito Apollineo e Spirito Dionisiaco
CAOS :la passione del coro
ORDINE : la vicenda narrata
Nella tragedia NON si produce catarsi, come voleva Aristotele: lo spettatore si abbandona al flusso della vita, che non è altro che gioco crudele di nascita e morte. Nel Dionisiaco l’uomo dice sì alla vita.
FILOSOFIA GRECA
SOCRATE & EURIPIDE
Morte della tragedia
La tragedia muore suicida per mano di Euripide, a causa della filosofia scientifico-socratica. Euripide trasforma l’azione drammatica in dibattito teorico. All’uomo tragico si sostituisce l’uomo teoretico che, con la forza della ragione, costruisce un mondo di apparenze*
Decadenza: bisogno di rassicurazione offerto dalle categorie della ragione: ma il tragico rimane una dimensione ineliminabile della vitatext
ESCHILIO & ERACLITO
NELLA FILOSOFIA PRESOCRATICA
ALL'OTTIMISMO MORALE DI SOCRATE SI
CONTRAPPONE IL
PESSIMIMO EROTICO,
ALLA DIALETTICA DELLE IDEE
L'INTUIZIONE
*PRIMATO DEL DIVENIRE SULL'ESSERE
IL PROSPETTIVISMO
CRITICA DELLA DECADENZA OCCIDENTALE
• Rinascita della cultura tragica
• Appello alle forze creative
• Critica alla teoria come mondo di apparenze
CRITICA DEL SOGGETTO E DELLA COSCIENZA
Il soggetto non è l’Io autocoscienze cartesiano; è invece un complesso conflittuale di centri di forza attivi secondo una loro istintualità*
Critica di Nietzsche al concetto scientifico e positivistico de verità
IL LINGIAGGIO CONVEZIONALE
- il suo scopo non è quello di rappresentare la natura delle cose.
- E' un sistema di metafore prodotto arbitrariamente
- Ciò chiamano verià è solo una delle possibili e infinite interpretazioni, risultato del prevalere di criteri, interessi, rapporti di forza di potere.
NON ESISTE IL VERO O IL FALSO MA SOLO PROSPETTIVE DIFFERENTI SULLA REALTÀ' E UNA PLURALITÀ' DI PUNTO DI VITA
CONOSCERE SIGNIFICA:
-Non ci sono fatti ma solo interpretazioni
-La vita è scontro di forze
-Il soggetto (forte) cartesiano non esiste
COLLEGAMENTO A
PITAGORA:
L'UOMO E MISURA DI TUTTE LE COSE *
ELOGIO DEL GENIO
È l’artista, il vate. Il Genio è strumento di una finalità sovraumana, è esso stesso la manifestazione del destino. Il Genio è un primo abbozzo dell’Oltre-uomo (Superuomo)
CONCEZIONE DELLA STORIA
•La “saturazione di storia” è pericolosa per la vita: l’uomo ne risulta indebolito poiché ha più cultura di quanta non riesca a digerire. Pertanto rimane spettatore passivo degli eventi invece di essere a servizio della vita.
•La vita ha bisogno di oblio, così da avere quel
poco di incoscienza che consente di essere felici
• Schiacciato dal passato l’uomo cessa di essere protagonista del presente perché pensa che non abbia senso impegnarsi a costruire qualcosa che è destinato a scomparire nel fluire eterno delle cose: niente di nuovo può accadere.
•L’uomo moderno è colmo di nozioni storiche e perde per questo il contatto con l’interiorità: non è capace più di produrre qualcosa da sé.
•Per vivere felicemente il presente bisogna imparare l’arte del dimenticare il passato.
•Ciò non significa che la storia non abbia utilità: essa utile se subordinata al servizio della vita, non intesa come scienza pura, avida di sapere.
Storiografia antiquaria
Propria di chi ama perseverare nella tradizione e coltiva il passato come uno storico antiquario. Questi ha lo scopo di servire la vita, preservando le condizioni in cui è nato per coloro che verranno dopo di lui. Il rischio è quello di mummificare la vita per servire la storia passata.
Storiografia critica
Esprime un atteggiamento aperto al presente che viene assunto come unità di misura per giudicare il passato. Il rischio è di staccarsi totalmente dal passato. Solo se la vita sa porsi grandi compiti ha ancora senso guardare nel passato
Storiografia monumentale
Corrisponde all’atteggiamento di chi è attivo e ha ambizioni e, come tale, si proietta nel futuro. Essa occorre all’individuo potente che combatte grandi battaglie, che ha bisogno di modelli e maestri che non può trovare nel presente. La meta di costui è la gloria. Il rischio che corre però è di mitizzare il passato per renderlo degno di imitazione.