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Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo (aspetti fondamentali…
Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
le difficoltà economiche generarono ovunque un profondo malessere sociale
riconversione produttiva rallentata dal basso tenore di vita
produzione agricola crollata a causa dell'abbandono delle campagne
disoccupati nel 1919: 2 milioni
smobilitazione: rivendicazioni di ordine economico e sociale dei contadini
occupazione delle terre
ascesa di
due partiti di massa
Partito Popolare
di don Luigi Sturzo: programma interclassista e antisocialista, radicale riforma agraria e maggiore autonomia locale
partito socialista massimalista
: programma anticlericale, antiborghese, teorizzavano la lotta di classe
23 marzo 1919
: Mussolini fondò in piazza San Sepolcro i
Fasci di combattimento
15 aprile 1919: incendio della sede dell' “Avanti!” da parte degli squadristi
ragioni del successo
appoggio dei ceti medi e della piccola borghesia
incapacità del Partito socialista di opporvisi
i riformisti del partito costruirono il
Psu
: segretario Matteotti
27 e il 28 ottobre 1922: “marcia su Roma”
: Vittorio Emanuele si rifiutò di firmare lo stato d'assedio
provvedimenti
che consolidarono il potere di Mussolini
istituzione del Gran consiglio del fascismo
risanamento del bilancio e politica liberista a favore dell'iniziativa privata, abolizione delle tasse sugli scambi e alleggerimento della fiscalità sui capitali esteri investiti in Italia
ricerca del sostegno della Chiesa: dimissioni dei ministri popolari
approvazione della Legge Acerbo
elezioni politiche del 1924: operazioni elettorali sotto il segno dell'intimidazione
10 giugno 1924: assassinio di Matteotti
27 giugno 1924: “secessione dell'Aventino”
il re riconfermò la sua fiducia a Mussolini che diede vita a un governo composto solo da fascisti
3 gennaio 1925
: celebre discorso alla Camera:
costruzione di uno stato totalitario
aspetti fondamentali
del primo fascismo
nazionalismo
esaltazione dell'azione individuale e della violenza
antisocialismo
antiparlamentarismo
modo diretto e violento di fare politica