Dare ai bambini la possibilità di inventare storie costituisce un modo di fare esperienza della realtà esorcizzando paure, inquietudini (…) in un contesto protetto, ma allo stesso tempo consente loro di lavorare con la propria fantasia, la quale costituisce lo strumento privilegiato per imparare a credere all’impossibile e imparare a guardare all’utopia. Quest’ultima è una dimensione alla quale guardare, un punto che deve orientare le azioni degli individui perché è il solo strumento che, riprendendo Rodari, consente di passare dall’accettazione passiva del mondo, alla capacità di criticarlo e alla successiva capacità di impegnarsi per trasformarlo.