L'ascesa del nazismo e il Terzo Reich.
- Hitler Cancelliere, 30/01/1933
L'incendio del Reichstag (27 febbraio 1933) ad opera delle SA, con giornalisti compiacenti-> riversarono la responsabilità dell'incendio sull' Spd. Partì una retata eccezionale contro i comunisti e a "protezione del popolo tedesco" le libertà garantite dalla Costituzione vennero sospese.
- IL TERZO REICH, LA POLITICA ANTISEMITA, LA REPRESSIONE SOCIALE
Nel 1935 emanò le Leggi di Norimberga: dapprima gli Ebrei dovevano rendersi riconoscibili con la stella di Davide, dovevano vivere nei ghetti, non potevano lavorare nell'amministrazione pubblica; poi furono esclusi dalla vita politica, sociale ed economica con provvedimenti legislativi, infine, se ne avviò lo sterminio.
Furono privati della cittadinanza, del diritto di voto, dell'accesso alla magistratura, all'amministrazione e alle scuole statali (già dal 1933). Furono espropriati dei beni; furono impediti i matrimoni misti.
L'8 novembre 1938, Goebbels organizzò la manifestazione nota come Kristallnacht: si distrussero vetrine, sinagoghe e appartamenti, il pretesto fu l''uccisione di un diplomatico tedesco a Parigi per mano di un giovane ebreo polacco. Goebbels: "Questo è solo l'aperitivo". Si distrussero 7000 esercizi commerciali e si incendiarono 200 sinagoghe. Iniziò anche la loro reclusione nei campi di concentramento: dopo Dachau, Buchenwald e molti altri.
I problemi per Hitler furono: Hindeburg, il governatore della Banca Nazionale tedesca e le squadre di assalto o SA, dove Röhm era più importante di Hitler. Nel primo caso si aspettò la natura, alla sua morte Hitler assunse la carica di Presidente (fu capo del Paese, del governo e delle forze armate). Nel secondo lo sostituì con un uomo a lui fedele. Hitler rafforzò le SS guidate da Himmler (che nel 1934 guida anche la Gestapo o polizia segreta di Stato), incontrò Röhm , acquisì tutti i dati e uccise gli appartenenti alle SA: *la notte dei lunghi coltelli fra il 30/06 e il del 1/07/1934. Garantì ai conservatori e al capitalismo la sopravvivenza e la stabilità del paradigma economico, pur se nella sottomissione culturale all'ideologia hitleriana.
La politica economica: Hitler copiò Stalin nei piani di crescita (dirigismo economico) , ma rassicurò i tedeschi con la sua fedeltà alla proprietà privata e al sistema capitalistico.
➳ aumentò l'occupazione, mediante l'investimento, già nel 1934, in opere di infrastrutture, di edilizia pubblica e privata, nella industria meccanica e automobilistica (Volkswagen), secondo un'economia dirigista che espandeva notevolmente gli investimenti pubblici.
➳Il secondo obiettivo della politica economica era preparare il paese alla guerra. Dal 1936 l'intervento statale si diresse alla industria bellica: dal 30% della spesa pubblica al 50% alla vigilia della II Guerra mondiale.
click to edit
La (Polizia segreta di Stato) istituita e guidata dal 1933 da Göring, assunse informazioni in cambio di vantaggi; I volenterosi carnefici di Hitler.
Il 14 luglio 1933 la Germania era uno Stato a partito unico, vi fu l'allineamento (Gleichschaltung) delle istituzioni agli obiettivi e alle idee del nazismo e del Führerprinzip: i sindacati e i partiti furono sciolti, le autonomie locali sacrificate in nome dell'accentramento amministrativo e politico, la magistratura asservita al regime, gli oppositori eliminati dall'amministrazione pubblica.
IL NAZISMO E LA VITA DEI TEDESCHI
I sindacati furono sostituiti dal Fronte del Lavoro, un'organizzazione assistenziale, sindacale e ricreativa per i lavoratori. Il dopolavoro (Kraft durch Freude, Forza attraverso la gioia) offriva biglietti per concerti, escursioni, attività culturali, pacchetti per vacanze e, per lavoratori benestanti, viaggi su navi da crociera appositamente costruita.
La Hitlerjugend (14-18 anni) seguiva la Gioventù tedesca (6-14 anni) raccoglieva adolescenti e li formava all'attività fisica, all'obbedienza, li indottrinava sui principi del nazismo. Programmi di studio e libri di testo furono uniformati perché rispecchiassero la visione nazista del mondo e della storia
.
Le masse furono mobilitate nelle adunate -note quelle di Norimberga- e nelle parate militari, tra lo sventolio della svastica sulle bandiere.
Potente fu la propaganda dell'ideologia nazionalsocialista, affidata a Goebbels. Il nazismo riuscì a imporre formule e miti della terra, del popolo e del sangue capaci di toccare le corde profonde dell'anima popolare, come i miti della terra e del sangue e il rifiuto della civiltà moderna.
Le Chiese si uniformarono ben presto al regime nazista; il Vaticano firmò con la Germania un concordato che assicurava ai cattolici la libertà di culto e i pastori protestanti prestarono giuramento a Hitler. Nel 1937 il Papa Pio XI ebbe il coraggio di denunciare le violenze naziste con l'enciclica Mit Brennender Sorge.
violenza e legalità
Era un obiettivo politico, perché mirava al consenso popolare, infatti riuscì a superare il trauma occupazionale.
<<L'armata tedesca deve essere in stato di impiego entro quattro anni; l'economia tedesca deve essere capace di sostenere lo sforzo bellico entro quattro anni>> (Hitler in un discorso pubblico nel 1936). Il riarmo solleticava la volontà di potenza di un popolo umiliato dai Trattati di pace.
L'obiettivo di Hitler fu la fondazione di una comunità di popolo razzialmente omogenea; la cittadinanza si legava all'appartenenza alla razza germanica. <<Possiamo tollerare ancora che i nostri figli siano obbligati a imparare che gli ebri e i negri, proprio come i germani o i romani, sono usciti da Adamo ed Eva, solo perché lo racconta un mito ebraico?>>.
Obiettivo: ripulire il sangue tedesco e la società (omosessuali, prostitute, zingari, alcolizzati, vagabondi). In secondo luogo, scongiurare il complotto demopluto-giudaico-massonica: i parlamentari borghesi, ebrei e massoni.
Operazione Aktion T4: i portatori di handicap fisici o psichici, (vite indegne) prima vennero colpiti da sterilizzazione forzata, poi da una eutanasia selvaggia che colpì dalle 70.000 alle100.000 persone. In seguito alla denuncia del Vescovo cattolico continuò segretamente dal 1941.
Il mondo della cultura perse la libertà che l'aveva contraddistinto all'epoca di Weimer. Le più grandi menti del Novecento mondiale abbandonarono la Germania: A. Einstein, T. Mann, B. Brecht, W. Gropius, S. Freud, E. Fromm, H. Arendt, K. Jaspers, H. Marcuse, M.Horkeimer e molti altri.
Fonti: Millennium 3 AAVV, Storia e Storiografia di A. Codovini, il saggio di Hagen Schulze <<La Repubblica di Weimer. La Germania dal 1917 al 1933>>, Il Mulino
Il 5 marzo 1933 vi furono nuove elezioni: i nazisti ottennero il 44% dei voti con il 12% dei fiancheggiatori della destra Hitler ebbe la maggioranza assoluta. Goring istituì la Gestapo, nello stesso mese. il 23 marzo 1933 il Reichstag eleggeva un dittatore suicidando se stesso, perché conferì a Hitler pieni poteri (abolizione della divisione dei poteri, Capo di Stato, Cancelliere) la possibilità di legiferare in ambito costituzionale.
Ciò permise a Himmler e alle SS di dominare l'intero sistema dei campi di concentramento: il modello fu Dachau nei pressi di Monaco di Baviera, per correggere i comportamenti errati si scrisse Il lavoro rende liberi. In Russia la deportazione avveniva per la condanna del Tribunale, in Germania era un atto amministrativo, di competenza della polizia. Inizialmente furono internati sovversivi, Testimoni di Geova (che non giuravano allo Stato e non combattevano), gli zingari, gli omosessuali, gli asociali.