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LA RIVOLUZIONE FRANCESE (Le cause scatenanti della ribellione furono: (le…
LA RIVOLUZIONE FRANCESE
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Il 14 luglio 1789 i parigini assaltarono ed occuparono la fortezza della Bastiglia. Il governo della città venne assunto da un consiglio di cittadini che portò a:
l'istituzione di una Guardia Nazionale, una milizia volontaria a difesa dell'assemblea e dell'ordine pubblico con a capo il marchese di La Fayette
l'adozione della coccarda tricolore, segnale del tramonto dell'assolutismo regio e all'introduzione dell'albero della rivoluzione e del berretto frigio simboli degli schiavi liberati presso gli antichi romani
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Il 26 agosto 1789 l'assemblea costituente approvò una "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" che proclamava:
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Il re non approvò i decreti perciò i parigini attaccarono la reggia di Versailles e costrinsero il sovrano e i familiari a trasferirsi a Parigi per poterli controllare. Anche l'Assemblea si stabilì nella capitale e la popolazione di Parigi, soprattutto piccola borghesia ed artigiani, assunse un ruolo politico determinante. L'assemblea approvò importanti decreti tra cui:
la confisca da parte dello Stato di tutte le proprietà ecclesiastiche per far fronte alla crisi finanziaria. Si stabiliva infatti che tutte le proprietà della Chiesa fossero tolti al clero e dati allo Stato per poi essere suddivisi e venduti ai privati
la costituzione civile del clero che trasformava preti e vescovi in impiegati dello Stato, riduceva il numero delle diocesi e delle parrocchie al fine di ridurre le spese per il culto. I sacerdoti venivano così sottratti all'autorità del Papa e dovevano prestare giuramento di fedeltà al re, alla nazione e alla costituzione. Questa decisione incontrò l'opposizione del papa e di alcuni sacerdoti che si rifiutarono di seguire le nuove disposizioni. pertanto il clero si divise in "clero giurato" o "costituzionale" e "clero non giurato" o "refrattario"
Molti ecclesiastici e nobili, tra cui il re, cercarono di rifugiarsi all'estero
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l'Assemblea sospese il sovrano dalle sue funzioni ed assunse pieni poteri, poi però per timore di nuovi disordini restituì al sovrano le sue funzioni permettendogli di ratificare la nuova Costituzione (3 settembre 1791)
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