Furono infatti maestri di cappella, tra i maggiori, dopo Willaert, Cipriano de Rore (1563-64), Gioseffo Zarlino (1565-90), Giovanni Croce detto il Chiozzotto (1603-09), Claudio Monteverdi (1613-43), poi Francesco Cavalli (1668-76) e Giovanni Legrenzi (1685-90); organisti, all'uno o all'altro strumento, Jacques Buus (1541-50), Girolamo Parabosco (1551-57) Claudio Merulo (1557-84), Annibale Padovano (1552-65), Andrea Gabrieli (1566-86), Giovanni Gabrieli (1584-1612). Essi erano tra le personalità più avanzate del loro tempo, in ogni settore, dalla teoria (Zarlino) alla composizione di musiche da chiesa (willaert, Merulo, i due Gabrieli, Monteverdi), dalle musiche organistiche (Willaert, Buus, Parabosco, Padovano, Merulo, i Gabrieli) a quelle vocali profane (ancora Willaert, Andrea Gabrieli, croce, monteverdi), a quelle per più strumenti (i Gabrieli)
Le espressioni più complete e tipiche della polifonia sacra veneziana si trovano nelle opere di Andrea e di Giovanni Gabrieli