Le chaperone Hsp90 sono un esempio di chaperone con funzioni specializzate, perché svolgono il ruolo canonico in condizioni di stress, ma in condizioni fisiologiche si organizza per mantenere le catene in uno stato attivo ma attivabile, quindi sono di fatto chaperone regolative del corretto folding di catene specifiche che vengono definite “clienti”, mantenendole in uno stato non foldato fin quando non sono necessarie. Tra le catene clienti vi sono i fattori trascrizionali, come ad esempio i recettori per gli ormoni steroidei , spesso proteine chinasi che devono raggiungere il nucleo, complessi del citocromo ecc.. Le Hsp90 sono dunque un hub, centro di smistamento. Le Hsp90 necessitano nella loro attività di una serie di co-chaperone che escono dal loro ciclo che vanno incontro ad una serie di modifiche post traduzionali che a loro volta ne regolano la funzione.
Ancora una volta il meccanismo che viene attuato è gestito dal ciclo dell’ATP; per poter determinare il folding delle catene nel giusto contesto. Si riconoscono almeno quattro tipi di Hsp90 a seconda dei target: Hsp90 mitocondriale, Hsp94 reticolare e quella intraluminare, e le Hsp90 canoniche che si trovano nel citosol.
In una condizione di stress che porta ad un aumento dei target non correttamente foldati, le Hsp90 svolgono il loro ruolo coadiuvate da co-chaperone Hsp70 e Hsp40 sequestrando queste catene a diverso potenziale tossico. In condizioni fisiologiche agisce su target clienti stabilizzandole in uno stato non foldato ma foldabile, non attivo ma attivabile, insieme all’aiuto di altre proteine, fin quando non avviene un evento tale da cambiare le condizioni ed indurre il folding completo. Molte di queste proteine clienti citiamo le Src (sarc, proteina oncogenica),le Cdk (chinasi dipendenti dalla ciclina), il fattore eIF-2α, i NOS, gli SHR (recettori per gli ormoni steroidei Raf (proteina di legame con Ras). Gli eventi che inducono le Hsp90 a permettere il definitivo folding delle catene sono ad esempio, la fosforilazione per Src, il legame di Ras per la proteina Raf, la produzione ed interazione degli steroidi specifici per gli SHR e così via. Da un punto di vista strutturale le Hsp90 sono costituite da un dominio di legame all’ATP con attività ATPasica, seguita da una regione che fa da “snodo” e poi la regione terminale. Queste chaperone funzionano come dimero appaiato e nel momento in cui l’ATP si lega avviene una modifica conformazionale che fa chiudere la struttura con all’interno il substrato da foldare. Quando la struttura della chaperone è aperta, dunque, riconosce il substrato inattivo; viene legata l’ATP con conseguente chiusura della struttura e si ha una struttura clamp che agisce con una serie di altre proteine associate. La catena da foldare viene accompagnata da Hsp70-Hsp40 con l’aggiunta, per queste proteine clienti, della proteina HIP. Sull’altro versante abbiamo il dimero Hsp90 legato ad HOP. L’interazione tra questi due complessi avviene mediante il riconoscimento tra le co-chaperone HIP e HOP. HOP, HIP, Hsp40 e Hsp70 vengono allontanate perché non devono più agire, ma intervengono altre due co-chaperone, IP e p23, per la maturazione del recettore per gli ormoni steroidei che passa da una conformazione non attivo-non attivabile (non legante l’ormone) ad una conformazione non attiva-attivabile (legante l’ormone). Il passaggio di SHR allo stato attivo avviene in presenza dell’ormone steroideo che viene può essere legato dal suo specifico recettore. Tutto regolato dal tipico ciclo dell’ATP. L’attività delle Hsp90 viene regolata anche mediante acetilazione, modifica post traduzionale. Lo stato attivo delle Hsp90, e quindi capace di formare il complesso per svolgere la sua funzione, è deacetilato; l’acetilazione determina invece la sua inattivazione. Quindi le Hsp90 sono sottoposte all’azione regolativa delle HAT e delle HDAC, acetilasi e deacetilasi rispettivamente.