Man mano che andiamo verso gli organismi superiori il 20S acquisisce complessità. Questa complessità sta nel fatto che acquisisce una o due porzioni regolative che sono le 19 S (si forma il 26S). A loro volta anche queste sono costituite da anelli organizzati in multisubunità. il 19S svolge la funzione di riconoscimento quindi riconosce il substrato che deve entrare all’interno del proteosoma, ma non riconosce il substrato, riconosce la catena di poliubiquitina legata alla catena polipeptidica.Svolge inoltre l’attività di distacco della catena di poliubiquitina perché la proteina deve essere de poliubiquitinata. la proteina che viene poliubiquitinata è ancora una proteina quindi con una struttura tridimensionale che non entra dentro il proteosoma. Per questo come terza attività fondamentale vi è che, utilizzando l’energia di idrolisi dell’ATP grazie a subunità che hanno attività ATPasiche, la proteina viene defoldata, cioè la proteina viene riportata a catena polipeptidica in maniera tale che possa più facilmente entrare. l’altra funzione del 19S è quella di aprire l’anello α perché in qualche modo il primo anello dove c’è il 19S che ha riconosciuto la catena polipeptidica che deve degradare questo anello tende ad essere chiuso, però per poter far entrare la catena, quindi quando il sistema si attiva alcune delle subunità 19S riescono in qualche modo, probabilmente sempre utilizzando l’energia di idrolisi di altre subunità ATPasi, ad aprire questo anello, cioè le subunità subiscono delle modifiche conformazionali tali che si crea quell’apertura dentro cui può essere richiamata la catena polipeptidica. . Il passaggio successivo sarà: lo svolgimento della struttura nella catena polipeptidica ,l’apertura dei ring α da parte del complesso 19S , l’entrata della catena polipeptidica e l’uscita sotto forma di peptidi. In genere i peptidi sono tra 7 e 12 residui amminoacidici che troveranno delle eso- e endopeptidasi, che le riduranno ad amminoacidi liberi. La catena di poliubiquitina subisce l’azione associata di enzimi deubiquitinanti e idrolasi ,che staccano i singoli monomeri di ubiquitina. Questo è fondamentale perché i singoli monomeri di ubiquitina servono per ristabilire il pool di ubiquitina libera, che ritorna nuovamente disponibile per ubiquitinare altre proteine indirizzate alla degradazione.Inoltre Con l’attività ATPASICA può andare a gestire il reclutamento di enzimi deputati alle modifiche post traduzionali che avvengono sulle componenti della macchina della trascrizione.