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INNOCENZO III E L'APOGEO DEL PAPATO (Innocenzo III rilanciò il…
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Innocenzo III fece ricorso alla predicazione di monaci e domenicani, confiscò i beni e lanciò una crociata (1209). Risposero i feudatari francesi che, allo scopo di impossessarsi delle loro terre, compirono notevoli massacri. La guerra finì nel 1226 e avvantaggiò il re Luigi VIII che estese i domini sulla Francia del Sud.
Nella contea di Tolosa, infatti, il potere del re era solo nominale. I conti di Tolosa oscillavano tra la dipendenza feudale al re d'Inghilterra e quella al re di Francia. La loro indipendenza politica era speculare a quella culturale. Era allora in piena fioritura la raffinata civiltà provenzale di cui era espressione la poesia in lingua d'oc. I catari godevano di una protezione della popolazione e della corte.
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Un papa molto colto, dotato di una concezione altissima della sua dignità e di una lucida visione dei rapporti fra i poteri operanti nella comunità cristiana. Si dichiarava vicario di Cristo e non di San Pietro .
Il potere regio deriva dall'autorità papale lo splendore della propria dignità e quanto più è con essa a contatto, di tanta maggiore luce si adorna, e quanto più ne è distante, tanto meno acquista splendore.
Contemporaneamente Innocenzo III accolse l'omaggio feudale dei regni di Aragona, Portogallo, Bulgaria e Serbia, il re d'Inghilterra e vari signori minori: la teocrazia era al suo culmine.
L'Inquisizione: il giudice poteva interrogare partendo da una semplice notizia di crimine, senza bisogno di una denuncia formale.
Domenico di Guzman di origine castigliana, ma attivo in FRancia radunò attorno a sé un gruppo di predicatori per contrastare le eresie. lL'inziativa ebbe l'appoggio di Innocenzo III e l'approvazione ufficiale di Onorio III (1216). Vivevano di elemosina, non avevano nè terre nè immobili.
Negli stessi anni predicava nell'Italia centrale Francesco di Assisi (1181/1182-1226). la sua azione partiva dai più emarginati, come i lebbrosi, nei quali vedeva la presenza di gesù e cò lo indusse a rinunciare a tutte le sue proprietà, a vivere una povertà assoluta e a imitare con la sua la vita di Cristo. Era convinto del valore della pace e mostrò un atteggiamento di apertura verso i musulmani. Vi frono anche comunità femminili che seguivano gli ideali evangelici di Francesco. Ebbe un approvazione da Innocenzo III e l'approvazione ufficiale di Onorio III nel 1223.