Tra il 1928 e il1934 il potere di Stalin raggiunse forme autocratiche: fu il tempo del Grande terrore e delle purghe. Milioni di cittadini sovietici, soprattutto minoranze o avversari politici (ex nobili, ex kulaki, ex guardie bianche, preti, criminali comuni, ex funzionari zaristi), furono uccisi o spediti nei campi di lavoro forzato. Vi fu un'epurazione interna alla burocrazia del partito.