Parlando in termini scientifici, Barbara Fredrickson (Professoressa di Psicologia a capo del Laboratorio di Emozioni Positive e di Psicofisiologia dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hil) spiega che, secondo studi di psicologia positiva, l’amore va visto anche come la somma di micro-momenti di connessione con altre persone, oltre che come una cosa romantica e sdolcinata.
Basandosi su questa prospettiva, l’amore è considerato come un micro-momento in cui due persone raggiungono una connessione speciale che si sviluppa principalmente nel loro cervello. Si tratta di un gruppo di neuroni che, per un istante, si riflettono nei neuroni dell’altro cervello, producendo, così, nel corpo, sostanze che provocano una sensazione di benessere e il desiderio di far sentire bene anche l’altra persona.
I micro-momenti d’amore non sono un’esclusiva di una persona
Una coppia condivide migliaia di micro-momenti durante la sua relazione
Anche se siamo capaci di vivere questa emozione con molte persone, possiamo scegliere di formare una coppia con una persona in particolare: fra noi e la persona in questione si verificheranno migliaia di micro-momenti che possono essere intensificati e rivissuti, cosa che renderà possibile e durevole la relazione.L’amore passa attraverso gli occhi
Il contatto visivo è fondamentale affinché si realizzi la connessione neuronale necessaria per l’amore.
Esiste un collegamento fisiologico tra il cuore e il cervello, chiamato nervo vago, che riceve benefici incredibili grazie all’esperienza dei micro-momenti d’amore. Le persone capaci di aumentare i loro momenti d’amore vivono più a lungo e in maniera più sana, grazie alle sostanze chimiche che vengono scambiate in questi preziosi istanti.