per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, si dice che le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnico-professionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l’occupabilità attraverso la partecipazione, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base
alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;
fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati;
apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico.