Il suo pensiero è una sintesi delle teorie liberaliste, socialiste e del riscatto dei popoli. Il mazzinianesimo tende a sottolineare la socialità dell'individuo: famiglia, comune, popolonazione,
l'umanità. Bisogna riscoprire il principio etico della nostra vita, che connette la nostra individualità al popolo, alla nazione; è il nesso tra PENSIERO e AZIONE.!
In tal modo l’individuo acquista consapevolezza del principio e dei valori sui quali si fonda l’intimo nesso fra pensiero e azione per cui la dottrina politica non rimane un mero fatto intellettuale, ma diventa realtà politica.
L’azione non deve essere scissa da una condizione sistematica della società e dello stato, da una dottrina
politica che corrisponda alle esigenze e ai valori della società contemporanea.
Il compito dell’intelletto è quello di interpretare le profonde esigenze di vita che si esprimono nel popolo.
La ragione nel fare questo è importante, perché non deve aristocraticizzarsi, ma deve trovare nel popolo il fondamento della sua azione.!
Mazzini si rifà a Saint-Simon per quello che riguarda la distinzione tra età critica (individualismo) e età organica (sociale), la prima conclusa con la Rivoluzione francese. In questa nuova età sono riconosciuti i diritti assoluti degli individui, e riconosciuti come principi assoluti cardine delle nuove società.
La nuova società non si deve fondare sulla competizione tra i singoli, ma sulla loro associazione, basata sul principio di umanità.!
L'umanità ha valore etico-religioso in quanto esprime la volontà di Dio. Il progresso stesso è volere di Dio.
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