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og-alexis-de-tocqueville-659 (Tra 1826 e 1828 Tocqueville accoglie le tesi…
Tra 1826 e 1828 Tocqueville accoglie le tesi che considerano il nesso tra società civile e le istituzioni formatesi nella storia. Per lui è importante il nesso libertà-uguaglianza, e nessuna delle 2 deve sopravvenire sull'altra. Tocqueville si concentra sugli USA, primo Stato democratico moderno.
Secondo lui la democrazia è il fine verso cui punta il processo storico. La Storia ha abbattuto le monarchie e gli aristocratici-feudali, e non si fermerà davanti alla borghesia e ai ricchi. Qualunque tentativo di contrastare la democrazia fallisce sempre.
I governi europei, Francia in primis, si oppongono strenuamente alla democrazia, non rendendosi conto che la rivoluzione democratica avviene nelle condizioni materiali della società.
L’analisi di Toqueville vuole individuare i principi ispiratori dell’etica civile, gli ideali e i valori che orientano i comportamenti degli individui e delle classi. Le idee, le dottrine politiche, solo quando sono animate da sentimenti e passioni si tramutano in azione politica diventando leggi ed istituzioni.
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Le prime colonie che si insediarono in America erano costituite da gruppi di dissidenti religiosi che avevano lasciato la madre patria per poter professare il proprio credo in libertà.
Politica, libertà civile e religione ebbero un ruolo centrale nella politica delle colonie.La religione sa che la sua forza è nel cuore degli uomini e non ha un atteggiamento ostile nei confronti della libertà politica perché vede nella libertà civile un nobile esercizio delle facoltà umane e nella libertà politica un campo affidato dal creatore all’intelligenza.
La libertà vede nella religione la compagna delle sue lotte e trionfi, la fonte divina dei suoi diritti: considera la religione come la salvaguardia dei costumi e i costumi come la garanzia delle leggi. Il sentimento di libertà scaturisce da quello religioso e da questo viene alimentato
Inoltre le Colonie iniziano subito a collaborare per espandersi, e ciò accresce la mobilità sociale: chiunque può arricchirsi e tutti collaborano, cosa che ha impedito la formazione di un aristocrazia. La caratteristica della società americana è quella di aver ammassato molta gente in un vasto ceto medio
Ovviamente l'uguaglianza sociale porta a
quella politica e per Tocqueville ci sono 2 modi per farlo: o si danno i diritti politici a tutti oppure a nessuno. Non ha senso darli a pochi e tantomeno ad uno. Il merito dell'America è quello di aver rifiutato il potere assoluto e che solamente con l'unione e l'uguaglianza ci si sarebbe potuti difendere da dispotismi e aggressioni esterne.!
La sovranità popolare implica la rinuncia a restringere il suffragio al ceto medio borghese per conferirlo a tutti i cittadini.
Nella democrazia ci sono pregi e difetti. Il desiderio dell’uguaglianza trova continue sollecitazioni ma mezzi
limitati per essere appagato che genera in certi popoli un sentimento di invidia nei confronti dei ceti posti in
una situazione sociale superiore che orienta le scelte politiche verso un livellamento sacrificando le capacità
e i meriti dei migliori: si cerca di soddisfare le richieste dettate dal risentimento.
La scarsa efficienza, l’irrisolutezza, l’instabilità amministrativa e legislativa sono i lati negativi del governo democratico: esso si basa sull’opinione pubblica, mutevole perché esposta alle influenze delle passioni.
La democrazia mentre si preoccupa di tutelare gli interessi che hanno importanza per l’opinione pubblica rischia di tralasciare gli interessi permanenti della collettività.
La democrazia in quanto fondata sull’opinione pubblica favorisce un generale orientamento verso l’agire pratico e verso un sapere e una ragione che si basano sul buon senso atto a individuare le soluzioni dei problemi.
Ma i vantaggi che essa arreca alla società sono superiori. Gli effetti si producono dopo una o due generazioni. Lo spirito civico, indispensabile per il funzionamento delle istituzioni, è inseparabile dall’esercizio dei diritti politici. La democrazia diffonde tra i cittadini l’idea dei diritti cui si ispirano i rapporti e i comportamenti dei singoli nei confronti dei poteri pubblici.
Il rispetto per la legge che diventa una forza morale superiore. La democrazia poi promuove e sollecita una intensa attività sociale: è un movimento che si diffonde in tutte le parti della società promuovendo il progresso reale di tutti i cittadini e il soddisfacimento degli interessi delle diverse classi sociali.
La democrazia proprio perché ha di mira il benessere della maggioranza, comprende elementi di tutte le classi sociali e svolge la funzione di contemperare gli interessi.
La democrazia si basa sulla maggioranza e questo porta il problema dei rapporti maggioranza-minoranza.
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Dopo aver giustificato la maggioranza bisogna però capire come il sistema americano
riesca a rendere giustizia anche alle minoranze garantendo i loro diritti e non facendo
assolutizzare le maggioranze.
Questo avviene grazie alle grandi autonomie locali. Inoltre il potere dei giuristi è molto forte e nel momento in cui sono da approvare le leggi esse sono controllate in modo da non dare troppo potere alla maggioranza, oltre ad essere costituzionalmente affermata la superiorità del diritto sulle leggi
Il primato del diritto sul potere si afferma nella suprema corte federale che ha il giudizio di costituzionalità delle leggi che abbiano violato i principi e le norme sancite dalla costituzione
Si sofferma sui pericoli e rischi dell’industrialismo come processo di trasformazione della società tendente a formare una classe unica, quella degli industriali che realizza l’uguaglianza delle condizioni sociali. C’è un economicizzazione della vita sociale e politica che svuota quest’ultima dei valori etico-politici, marginalizzando le istanze di libertà, autonomia, indipendenza.
L'industrializzazione porta con se l'utilitarismo, il pragmatismo, il desiderio del benessere; che si sostituiscono a indipendenza, libertà e uguaglianza.! E questo desiderio di benessere fa sviluppare le scienze pratiche a scapito di quelle teoriche che invece trasmettono i veri valori, e si diffondono in maniera trasversale e influenzano tutto e tutti, anche la religione.
Il desiderio del benessere quando diventa ragione di vita tende a condizionare le attività degli stessi
individui e a esercitare un’influenza sul movimento intellettuale, costumi, religione, politica
Acquista rilievo la tendenza a concentrare tutto l’interesse e l’impegno intellettuale sulle questioni pratiche che possono avere un diretto impiego nell’industria onde incrementare la produzione.
La conoscenza scientifica a livello teorico per Toqueville è la vera energia dalla quale promana l’intera attività sociale volta al progresso e al perfezionamento della società e se mancasse la sua influenza si assisterebbe a un lento processo involutivo della società che non sarebbe più in grado di rinnovarsi diventando statica
Tale tendenza è rafforzata dalla predisposizione delle società democratiche industrializzate alla ricerca dei beni materiali il che induce le persone a considerare solo ciò che ha un riscontro immediato nella realtà empirica e un risultato immediato. I beni morali si riducono ai godimenti propri del benessere e ciò che ha un valore e un significato culturale e teorico non riscuote più interesse.
La democrazia promuovendo l’etica del benessere favorisce un’etica materialistica che spegne gli autentici sentimenti di libertà e individualità e porre le premesse di quel conformismo democratico che sancisce il dispotismo della maggioranza.
L’individualismo spinge ogni singolo cittadino ad appartarsi dalla massa dei suoi simili e tenersi in disparte con la sua famiglia. Crea il presupposto per l’affermarsi di un potere dispotico che vede nell’isolamento degli uomini la garanzia più certa della propria durata.
Infatti gli individui non hanno una reale comunicazione tra loro, non c’è un confronto di idee ed opinioni e quindi accettano le idee e le opinioni sancite dall’autorità del gruppo o dalle masse. L’isolamento degli individui ha come conseguenza il dominio ideologico delle masse.
Il processo di formazione di un unico potere che copre con la sua influenza tutta la società è sostenuto anche dal costante processo di industrializzazione che caratterizza la società contemporanea
La diffusione dell’industria richiede una rete di comunicazioni, collegamenti, organizzazione dei mercati e commerci che presuppone un’organizzazione amministrativa estesa su tutto il territorio.
Il potere centrale, poi, crea una complessa struttura burocratico-amministrativa per controllare gli affari più importanti, e diventa così il garante dei patrimoni dei ricchi con i prestiti e dei poveri con le casse di risparmio e a lui fanno capo tutte le attività industriali.
Diventa esso stesso un'attività economica: produce e consuma quello che ha prodotto, e all'aumentare della sua economia aumenta la sua influenza e potenza. Questo nuovo dispotismo che nasce ha come come fine il benessere economico e sociale dei cittadini, ma di fatto li plasma e li usa dalla culla alla morte.
I titolari del potere altro non sono che funzionari dello Stato stesso, e il potere diventa di fatto anonimo.
Tocqueville dopo aver dato questa visione negativa della società che finisce in dispotismo puro, spiega che in realtà non è una cosa definitiva e senza via d'uscita, ma bisogna contrastarla.
Da questo nuovo tipo di stato scaturisce il nuovo dispotismo. Diverso da quello dell’antico regime. Lo stato mira alla felicità dei cittadini, provvedendo alla sicurezza, bisogni, organizzare i loro svaghi e dirigere le loro industrie.
Il risultato di questa continua presenza dello stato è che giorno per giorno esso rende sempre meno utile e più raro l’impiego del libero arbitrio. I cittadini sono svuotati della loro individualità, si spegne il sentimento di responsabilità e le masse si adeguano passivamente alla politica del governo.
La vera efficace salvaguardia nei confronti degli effetti perniciosi dell’etica del benessere, del materialismo e dell’edonismo è la religione che esprime i valori essenziali sui quali si fonda la convivenza sociale e dai quali scaturisce la vera energia innovatrice dell’individuo, il sentimento della sua individualità e libertà.