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persecuzioni (Quando Paolo è di ritorno da uno dei suoi viaggi, scoppia un…
persecuzioni
Quando Paolo è di ritorno da uno dei suoi viaggi, scoppia un dissidio nella comunità cristiana.
All'epoca le comunità cristane sono composte in gran parte dai ''giudeo-cristiani'', cioè ebrei convertiti che accettano le prescrizioni della Legge.
I pagani , estranei alla tradizione ebraica, non sono circoncisi: perciò molti giudeo-cristiani, sostengono la necessità di imporre loro questa particolare norma.
Dopo aver compiuto il suo primo miracolo, Pietro parla agli uomini d'Isralele pieni di stupore e di meraviglia.
Il suo discorso ha lo scopo di dimostrare che l'autore del miracolo è stato quel Gesù che loro avevano consegnato alle autorità.
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Pietro è anche colui che daà l'inizio alla missione dei pagani, cioè coloro che praticavano ancora forme di politeismo.
Gli Atti degli apostoli attribuiscono proprio a lui , il merito della conversione del centurione romano Cornelio.
Il martirio che viene ben presto usato dalla comunità cristiana sotto il compito di Stefano (il primo dei sette diaconi incaricati della distribuzione quotidiana dei viveri e dei beni).
Con l'accusa di aver pronunciato bestemmie contro mosè e contro Dio. Venne condannato da Sinedrio, venne condotto fuori dalla città e lapidato.
Riguardo ai motivi dell'ostilità dei Romani contro il cristianesimo sono state formulate diverse ipotesi.
Molto probabilmente l'esistenza riservata dei cristiani e il mistero sui loro culti, celebrati prima nei cenacoli e in seguito nelle domus ecclesiae, alimentano storie macabre sui loro riti.
Il cristianesimo, si propone come una religione rivolta a tutti gli uomini, indipendentemente dalle origini, figli di Dio.
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L' ostilità nei confronti dei cristiani deriva probabilmente dal loro disinteresse per la via civile e pilitica.
Per i cittadini romani: si tratta, dello scontro tra due modi diversi di concepire la partecipazione alla vita della società.
I cristiani reagiscono alle persecuzioni aprendosi al dialogo: producono perciò numerosi testi in greco e latino a difesa alla fede in cristo.
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Pietro, al quale come ebreo non è consentito in casa di gente non circonciso, si reca in casa di Cornelio.Racconta la vicenda di Gesù, procramandolo come Salvatore.
Ogni cristiano deve attestare che nella persona di Gesù si è certamente realizzata l'attesa del popolo di Israele che Gesù è veramente il messia atteso.
La vita a Gerusalemme per gli ellenistici divennne imposibile così raggiunsero Cipro e Antochia
uscendo così dallo spazio originario dell'Ebraismo.
A Antochia i seguai di Gesù vengono chiamati cristiani.
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Il concilio di Gerusalemme consiste che la salvezza è legata alla fede in Gesù cristo e non all'osservanza della legge.
La chiesa di Gerusaleme è il punto di riferimento ditutte le chiese e a Pietro è affidata l'envagelizzazione degli ebrei e Paolo quella dei pagani.
Le persecuzioni contro i cristiani hanno spesso motivazioni confuse, ispirate da motivi politici ma anche da una concezione diversa della società.
Accusati e in grave difficoltà, colpiti dalle persecuzioni, i cristiani comunciano a reagire e a replicare l'opinione pubblica pagana. Nasce così una letteratura difensiva detta ''apologetica''.
Le prime apologie si presentano spesso sotto forma di dialogo:
- il contenuto è vario: dalla polemica contro i denigratori; dalla descrizione del modo de vivere in Cristo, all'esposizione articolata della fede cristiana.
- tra i testi più noti dell'epoca vi sono le Apologie di Giustino, la Lettera a Diogneto,l'Apologeticum di Tertulliano.