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CONTESTO STORICO-CULTURALE
TRECENTO, UN SECOLO DI CRISI
L'agricoltura ebbe un momento di crisi.
I raccolti non erano sufficienti e le nuove tecniche agricole non erano molto adeguate e rendevano improduttivi terreni.
Iniziò con piccole carestie che resero il popolo più esposto alle malattie, il commercio diminuì fortemente e le persone organizzarono rivolte
Il clima peggiorò.
Iniziò una piccola "Era glaciale" che durò sino all'Ottocento
LA PESTE NERA
Intorno alla metà del Seicento ricomparve la peste nera che contò 20-25 milioni di vittime.
Era alimentata dalle pessime condizioni igieniche e dalle inesistenti cure mediche.
LA RIVOLTA DEGLI UMILI
La peste e la crisi colpì soprattutto i più poveri che alcune volte organizzarono rivolte contadine e urbane. Alcuni contadini francesi presero d'assalto i castelli e gli operai fiorentini organizzarono il primo sciopero
LA DEBOLEZZA DEL PAPATO
Il papato dovette lasciare l'idea di controllare il cristianesimo
La sede papale venne spostata ad Avignone
Il XIV secolo si aprì con il giubileo fatto da Bonifacio VIII e dalla presa di potere si aprì un dibattito con Filippo il Bello.
L'ALBA DEGLI STATI NAZIONALI
In Francia e in Inghilterra si formarono gli stati nazionali dove il sovrano perseguiva l'accentramento del potere e l'unificazione del territorio.
I sovrani utilizzarono limitazioni, eserciti, crearono una burocrazia statale
Il processo fu lungo e piano di conflitti.
Uno dei quali fu la Guerra dei Cento anni.
L'ITALIA TRA CRISI E SEGNALI DI RINNOOVAMENTO
La crisi provocò disordini alle preesistenti divisioni tra guelfi e ghibellini facendo si che molti comuni si trasformarono in Signorie e alcune regioni divennero Stati regionali.
Questo processo accentuò le divisioni politiche.
Ci furono protagonisti Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio.
MENO LATINO E PIU' VOLGARE
In Francia e in Inghilterra si unificò la lingua, mentre in Italia per le continue divisioni non fu possibile unificarla
Il latino rimase la lingua dei colti, ma in affari si sviluppò il volgare
IL VOLGARE FIORENTINO ILLUSTRE, LA LINGUA DELLA LETTURA
Il fiorentino "illustre" divenne alternativo al latino a cui contribuirono vari fattori
Era quello con più elementi in comune con il latino
Firenze era un centro delle attività commerciali e finanziarie
I mercanti diffondevano la loro lingua
grazie a poeti divenne la lingua letteraria
LA RIVOLUZIONE LINGUISTICA DI DANTE
Dante fu il primo a scrivere una difesa del volgare e si rivolse ai lettori invitandoli a continua ad usare il volgare in modo semplice in modo che tutti potessero capirlo.