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Evoluzione dei mezzi di produzione (Nel 1814 venne realizzata la prima…
Evoluzione dei mezzi di produzione
La pila olandese
Macchinario formato da una vasca di pietra di forma oblunga, divisa in due canali comunicanti, nel più largo ruotava un cilindro con la superficie fornita di lame; sul fondo, era posta la platina, ovvero un sistema di coltelli separati da elementi di legno e tenuti insieme da viti , fissato ad una cassetta di ghisa.
Aumento della produzione libraria, corrispondente all'allargamento dei lettori e anche alla nascita delle BIBBLIOTECHE.
Nel 1798 Louis Nicolas Robert, progetta e realizza la prima "macchina continua", in grado di produrre fogli lunghi anche 15 metri.
La pasta era già raffinata, veniva versata in una tramoggia, ossia un grosso recipiente a forma di cono rovesciato aperto sul fondo.
Da cui va una ruota a tazze che la versa su una griglia in rotazione, permettendo così uno sgocciolamento della parte eccedente, a questo punto inizia a formarsi un foglio che viene pressato da due cilindri ricoperti di feltro che poi va ad arrotolarsi su un altro cilindro posto all'estremità dell'impianto.
La macchina poi viene perfezionata in Inghilterra, dai fratelli Fourdrinier e dall'ingegnere Bryan Donkin, venduta in tutta Europa.
Nel XIX secolo, è segnato dallo sviluppo tecnologico della tipografico
Essa serve a riprodurre in un blocco fuso forme composte in caratteri mobile, ciò consente di disporre di molte forme uguali per lunghe tirature e anche di conservare le composizioni tipografiche in modo da poterle riutilizzarle per ristampe successive.
Nel 1814 venne realizzata la prima pressa a vapore , fu Friedrich Koenig, su incarico del quotidiano Times di Londra
Era in grado di ottenere 1600 copie all'ora
Era dotata di un doppio piano, la forma viene appoggiata su un carrello, passa sotto i rulli inchiostratori e poi torna indietro e inizia a impressionare il foglio che è avvolto intorno al cilindro, i fogli vanno disposti manualmente
Nel 1816, Koening arriva ad affiancare due macchine, così da poter stampare in un unico passaggio fronte e retro.
Nel 1886 Ottmar Mergenthaler, creò la Linotype
Una macchina per la composizione a caldo , è costituita da una tastiera simile a quelle delle macchine da scrivere , per ogni singolo tasto si attiva una leva che rilascia la corrispondente matrice situata nel magazzino.
Le matrici si dispongono in un compositoio fino al completamento della riga, quando la scrittura è completa, il compositoio passa alla forma.
Da un crogiolo viene immesso del metallo fuso, di solito piombo, che fonde la stessa riga.
Attraverso un elevatore le matrici vengono affidate al meccanismo della distribuzione, dove un sistema meccanico si incarica di riporle nei rispettivi canali del magazzino.
Fu installata per la prima volta a New York Tribune.
La Monotype si differisce dalla Linotype.
Usa il metodo "hot metal", cioè a metallo caldo, per formare ogni singola lettera, invece la linotype formava una linea completa di caratteri.
In questo modo risulta più facile correggere eventuali errori di composizione.