Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
HOBBES
1200px-Thomas_Hobbes_by_John_Michael_Wright (Con…
HOBBES
Con la Riforma protestante e le guerre di religione nacquero problemi riguardanti il diritto
di natura come presupposto della teoria contrattualistica della società e del potere politico.
Lo studio su come riportare gli ordinamenti giuridici alla natura dell'uomo è stato fatto dal filosofo inglese Thomas Hobbes. Il problema è studiare cosa presuppone alla guerra, che sembra nascere dalla società civile e dalla sua organizzazione
Tutto ciò deriva dalla natura stessa dell'uomo, che è uguale a quella degli altri corpi fisici, solo dotato di moto vitale;
moto che è generato per natura e tende al desiderio o all'avversione verso le altre cose
E l'uomo attraverso questo moto tende alla felicità, che è l'appagamento di ciò che desidera, il controllo, il potere; l'uomo tende al potere.
L’uomo è un corpo dotato di moto vitale che inizia con la nascita e cessa con la morte, denominato moto volontario. Il moto volontario si genera nella tendenza di ogni uomo che si esprime nel desiderio e nell’avversione, il primo ci sospinge verso determinate cose, la seconda ce ne allontana
Il desiderio e l’avversione mantengono l’uomo in continuo movimento. Mentre per Aristotele la virtù si ottiene eliminando desiderio e avversione, per Hobbes la felicità consiste da un continuo movimento, dal passare da un desiderio all’altro
Il desiderio dell’uomo comprende tutte le possibilità di godimento che potranno verificarsi in futuro. Le capacità dell’uomo hanno il solo scopo di procurargli i mezzi necessari per appagare i suoi desiderio.
L'uomo ha desiderio di potere sempre maggiore, ma non ha sempre i mezzi per avere tutto e
quindo da qui nasce l'insoddisfazione. Quando gli uomini sono allo stato di natura, essi hanno la capacità di raggiungere tutti i loro fini.
Solo che se tutti gli uomini possono avere tutto allora nasce una indifferenza e un odio tra tutti. Si è in una situazione di guerra tutti contro tutti perenne (bellum omnium contra omnes). Sostanzialmente, però, l'uomo è libero, perché ha la possibilità di fare e avere tutto ciò che vuole.
Nello stato di natura la libertà è assoluta, mentre la legge di natura, distinta dal diritto che si riconnette al potere, deve essere considerata come una regola scoperta dalla ragione che vieta
all’uomo di fare ciò che è contrario alla conservazione della vita.
Ovviamente, però, l'uomo vuole uscire da questa situazione anche per proteggere se stesso e così rinuncia alla sua assoluta potestà e la da ad un gruppo ristretto da cui poi nascerà lo Stato, attraverso un contratto sociale.
Attraverso esso finisce la condizione di homo homini lupus e l'uomo è costretto a diventare socievole.Lo stato è l’assoluto dell’uomo, il potere che sottrae alla dispersione. Lo Stato è il Dio mortale al quale l'uomo dopo il Dio immortale deve la sua vita terrena.!
Dopo che l'uomo cede il potere fa un atto irrevocabile, e non può neanche più rifiutare l'autorità sovrana: non esiste il diritto di resistenza. Il sovrano è insindacabile, non può essere controllato, decide pace e guerra, emana leggi per disciplinare la sfera patrimoniale dei sudditi e l'attività dei singoli; nomina poi i magistrati.
Hobbes ritiene che ci sono 3 forme di costituzioni: monarchia, aristocrazia e democrazia, mentre la costituzione mista è solo una finzione, perché il potere deve essere indivisibile.!
Le forme di governo devono essere giudicate con riferimento alla loro funzionalità, in relazione alla loro capacità di mantenere la pace. L’unità della condotta politica può essere assicurata solo dalla monarchia che è la migliore forma di governo.
Perché garantisce stabilità e controllo; però è anche quella dove si rischia che gli interessi privati del monarca entrino in conflitto con quelli del popolo.
- 1 more item...
Nello stato di natura non esistono leggi o criteri per gli uomini, solo dopo la creazione dello Stato si individuano i criteri di giusto-ingiusto. E sono emanati dalle leggi fatte da chi ha il potere sovrano.
Leggi di natura sono le qualità, i modi di essere della
natura umana che predispongono gli uomini a costituire e conservare la società. Allo stato di natura non ci sono norme, tutto è di tutti, non esiste neanche la
proprietà privata che nasce solo col diritto umano, o positivo
Solo con la costituzione dello stato si possono individuare i criteri con cui
distinguere il male e il bene. Questi criteri sono contenuti nelle leggi positive cioè nei comandi che il potere rivolge ai sudditi. La legge di natura si risolve nelle leggi positive.
Il singolo può comunque disobbedire al potere sovrano solo se è a repentaglio la sua vita; in questo caso il singolo può con ogni mezzo cercare di resistere e disobbedire al potere sovrano per mantenere l'integrità fisica del suo corpo, e la sua vita in generale.!
La proprietà privata ritrova il suo fondamento solo nella legge positiva che dipende dalla volontà del potere sovrano. La proprietà non può essere concepita come un diritto opposto allo stato dato che lo stato può far valere nei confronti del suddito il diritto su tutte le cose.
Per Hobbes la religione non può essere autonoma, ma deve essere subordinata allo Stato, perché il potere deve essere indivisibile. La religione per Hobbes è la predisposizione naturale dell'uomo al senso di timore ed angoscia che prova davanti a fenomeni naturali.
-