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JEAN BODIN bodin (La giustizia può ispirarsi a 3 criteri…

- - - - Le opere più importanti sono i Methodus ad facilem historiarum cognitionem e Les six livres de la Republique. Rivendicano e dimostrano l’autonomia dello stato contro le confessioni religiose.
- - - - Solo col tempo gli uomini primitivi mettono freno alla loro volontà e diventano civili, umani. E, per Bodin, la prima forma di volontà è la religione; infatti, la paura di Dio, permise agli uomini di aggregarsi e fare famiglie, tribù, ecc...; è la religione, quindi, il vincolo originario dell'aggregazione umana.
        
        Si formarono così le famiglie, i gruppi parentali, gentilizi, le tribù. La religione e le forme di culto sono il vincolo originario delle società politiche.
        
        E queste tribù diventano stato solo dopo che usano la forza e fanno guerre, anche questo è ripreso da Machiavelli.!
        
        Queste forme elementari di aggregazione sociale, a seguito delle lotte tra diverse tribù e gruppi gentilizi costituirono le prime vere formazioni politiche denominate stato o repubblica la cui caratteristica fondamentale è di esprimere la forza comune e una volontà comune.
        
        Lo stato si forma dalla storia. Con le sue leggi, istituzioni, la forma di civiltà che esprime è la struttura portante della storia. È il vero centro di unificazione delle attività degli uomini. Il principio che fa sussistere
        lo stato è la sovranità.
- - - - La famiglia è quindi importantissima perché è il primo luogo dove non solo si aggregano gli individui, ma dove c'è anche una prima forma di potere sovrano.!
        
        Secondo elemento dello stato è ciò che è comune alle famiglie e a quanti vivono nello stato, ed è costituito dai beni, servizi, disposizioni senza le quali non si può realizzare un’organizzazione che possa servire a tutti.
        
        Ma, per essere individuate, bisogna confrontare la sfera pubblica con quella privata, motivo per cui la proprietà privata è necessaria e l'utopia platonica è inammissibile per lui.!
        
        Altro elemento è poi la sovranità: essa unifica le persone e le fa sussistere; e infine c'è il governo giusto, e un governo giusto è proprio quello che presuppone la sovranità.
        La sovranità per Bodin è il potere assoluto che non riconosce sopra di se alcun altro potere se non quello di Dio. In pratica si autodetermina come Dio, ed è seconda solo a Dio.
        
        È il legame e la sola unione che fa di famiglie, corpi collegi, privati, un unico corpo perfetto. Il quarto elemento è il governo giusto. Sovranità e governo giusto sono connessi tra loro perché il governo giusto presuppone un potere sovrano e la sovranità è inscindibile dal governo giusto.
        
        Bodin, inoltre, fa una distinzione delle forme di potere: esse sono 3; sovranità, dominato e tirannia. Tutti e 3 sono assoluti, ma i primi 2 sono giusti. La sovranità che si manifesta attraverso il diritto, il dominato è il potere delle società antiche, che è limitato solo da etica e da religione, modellato sui pater familias e su gruppi gentilizi
        
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- - - - Bodin esamina il rapporto Stati Generali e monarchia, e dice che la teoria secondo cui i primi sono superiori ai secondi è falsa perché il monarca, essendo detentore della sovranità, ha tutti i poteri. Essi devono informare e informarsi, collaborare col re e proporre leggi, ma la decisione finale deve spettare al re.
        
        Gli Stati Generali hanno il compito di informare e ragguagliare il re della situazione del paese; hanno il diritto di essere informati e informare per quanto riguarda i provvedimenti richiesti dal
        paese e di formulare proposte; sono il necessario momento istruttorio per quanto riguarda la definizione dei provvedimenti legislativi che debbono essere presi, ma la decisione spetta a chi detiene il potere sovrano.
        
        Lo Stato sovrano è anche uno Stato costituzionale, perché esistono dei limiti posti dalle leggi fondamentali non modificabili dal re. Ad esempio la legge salica (no donne re) o l'inalienabilità del territorio francese da parte del re. Altro limite è la proprietà: nessun re può privare i sudditi della proprietà se non nei casi previsti dalla legge
        
        Questo anche perché la proprietà fa parte del diritto naturale. Ed impedisce al pubblico di invadere la sfera privata.
        
        Per Bodin, in base al principio di indivisibilità della sovranità, risulta ovvio che non può esistere una costituzione mista, infatti lo Stato sussiste solo se il comando è unico; anche perché se si prova ad attuarla – cosa che stava avvenendo proprio in quel periodo in Francia – si creava uno scontro tra i centri di potere, per finire poi in guerra civile
        
        Per attuare una costituzione mista ci si rifa ad Aristotele con la distinzione tra costituzione vera e propria e governo, e si riferisce alla ratio gubernandi e non allo status civitatis.
        Mentre la sovranità deve essere unica, l'attività di governo si può suddividere per contemperare le esigenze dei pochi e dei molti.
        
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- - - - La monarchia è la forma di governo che più si avvicina
        all’ordine naturale (per il quale i prudenti, i forti e i saggi devono comandare i prudenti, gli ignoranti e gli inetti) perché solo la monarchia può fare da arbitro tra le due forze sociali che sono rappresentate dall’aristocrazia e dal popolo.
        
        Il monarca deve occuparsi delle questioni che attengono all’esistenza dello stato. Non può parteggiare per nessuno, partito o confessione religiosa perché lo stato è al di sopra di ogni confessione.
        
        La superstizione non equivale ala religione. Raccomanda al monarca di evitare sia la prima che l’ateismo. Le confessioni nate dalla riforma sono le cause delle lotte che minacciano di distruggere il regno di Francia. Il Cattolicesimo è invece l’ispirazione religiosa che ha ispirato il processo di unificazione della Francia intorno alla monarchia e quest’ultima deve difenderlo.