Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
DANTE e MARSILIO : Chiesa, Impero e
…
DANTE e MARSILIO : Chiesa, Impero e
Regni
L’impero e la chiesa sono due costanti punti di riferimento affinchè l’uomo possa pervenire alla sua salvezza eterna.
La crisi politica che travaglia la civiltà dipende dalla corruzione della chiesa che aspira a controllare il potere politico. È una chiesa istituzione, una chiesa-stato che si è sovrapposta alla chiesa spirituale.
Dante mette all'inferno tutti i papi e gli imperatori
corrotti, e auspica l'arrivo del Veltro, del salvatore, del ritorno della monarchia universale (impero), e della vera Chiesa, quella evangelica.
Scrive la Monarchia in cui sono individuate le ragioni che giustificano l’autonomia dell’impero nei confronti della chiesa.
La politica è la scienza che studia l'attività pratica. Il fondamento del potere politico si ricerca nel fine della vita dell'uomo, che è la ricerca della verità che richiede la collaborazione solidale di tutti, e può essere raggiunto solo se tra gli uomini regna la pace.
La pace universale è possibile solo se gli uomini riconoscono un superiore ordine politico che la garantisca e che ha il suo centro unitario nell’impero.
Il singolo è guidato dalla vis intellectualis, la famiglia dal padre, nel villaggio dal capo, nella città dal governo e nel regno il monarca. L'insieme di tutte le comunità minori forma l'Impero, che è a capo di tutto e tutti, come nella creazione celeste.
L’impero è il termine ultimo delle forme di società perché
corrisponde all’istituzione politica a carattere universale che realizza il principio dell’unità del genere umano.
La monarchia universale deve poi essere fondata anche sulla giustizia e sulla libertà. La più importante è la giustizia perché è lei che risolve le controversie. La massima giustizia è anche la massima libertà, e si attua solo con la razionalità.
- 1 more item...
Tre anni dopo la morte di Dante (1321) un altro italiano, Marsilio da Padova, finiva di scrivere il “Defensor Pacis”, anch'esso trattante dei problemi chiesa-impero.!
Marsilio riteneva che il difensore della pace fosse proprio
l'imperatore, che per difenderla deve impedire che la Chiesa e il papato cerchino di accaparrarsi beni temporali, che porta poi all'insidia.!
Ognuno deve rimanere nei suoi confini e non andare oltre. Spiega anche che non c'è una verità assoluta, ma ne esistono 2 tipi, quella terrestre e quella celeste, e tra esse non c'è assolutamente nesso.
Bisogna creare dei termini, delle vere e proprie definizioni di regno, impero, ecclesia, ecc, in modo che i 2 ambiti di interesse non si mescolassero tra loro.!
Lo stato si basa sulla società come luogo dove l'essere umano raggiunge la sua perfezione, e nasce basandosi su 2 cause: quella materiale che vede gli uomini dividersi i beni e i compiti per il bene comune e quella efficiente che è il legislatore umano, ovvero la forma di governo con cui la società politica è ricondotta all'unità
La forma migliore di governo è la monarchia elettiva che governa nel rispetto della volontà dei cittadini. Si riferisce alla politeia come costituzione fondata sul consenso dei liberi che si alternano al potere
Le leggi sono l'unione delle idee di migliaia di cittadini nel corso del tempo, e sono quindi superiori ai singoli individui, anche ai governanti. Ed esse si basano sulle reali esigenze dei cittadini e non su concetti teorici e metaempirici.
La legge trova la sua causa efficiente e la sua ragion d'essere nel legislatore umano. Il legislatore umano è la volontà espressa dalla totalità dei cittadini; un cittadino può essere detto libero se sottosta ad una legge che lui stesso ha approvato
E non è vero che i cittadini non sanno fare le leggi, perché l'assemblea dei cittadini sa dare un giudizio pratico se una legge
è valida o no. La legge deve inoltre essere munita di sanzione, essendo una norma giuridica fatta dal legislatore.
- 1 more item...