Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
La Seconda Rivoluzione Industriale (Le invenzioni che cambiano il mondo…
La Seconda Rivoluzione Industriale
Un fenomeno mondiale
Dal 1830 le industrie si diffusero in Inghilterra, in Belgio, in Francia e in Germania. Negli ultimi anni dell'Ottocento si diffusero anche negli Stati Uniti e in Giappone.
I progressi scientifici: L'inizio di una nuova fase di industrializzazione
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento il mondo occidentale conobbe l'età della Seconda Rivoluzione Industriale. Le innovazioni si basavano su un'attività di ricerca sistematica.
Le invenzioni che cambiano il mondo
Per l'elettricità si ringrazia lo scientifico americano Thomas Alva Edison che inventò il fonografo nel 1878 e la lampadina elettrica nel 1879.
Un'altra importante svolta fu quella del petrolio definito "oro nero" che nel 1859 permise la costruzione del primo pozzo petrolifero in Pennsylvania.
Il petrolio venne usato anche come carburante quando nel 1885 i tedeschi Karl Benz e Gottlieb Daimler inventarono il primo motore a scoppio.
Si fecero scoperte anche nel settore della chimica dove vennero inventati i primi coloranti tessili e la plastica e nel settore farmaceutico con i medicinali sintetici.
Fu importante lo sviluppo dell'acciaio metallo molto resistente che si diffuse nelle costruzioni.
Qualità della vita e sviluppo tecnologico
L'aspettativa di vita aumento molto con i ritrovati nel campo della medicina tanto che tra il 1870 e il 1914 l'Europa raggiunse i 450000 abitanti circa.
La tecnologia raggiunse anche i mezzi di trasporto a partire dal 1871 con la costruzione del traforo ferroviario di Fréjus. A ciò si aggiunsero anche i piroscafi a vapore e lo sviluppo delle comunicazioni con il telefono e il telegrafo.
La comunicazione è sempre più ricca ed estesa
Nel 1871 Antonio Meucci inventò il telefono un'invenzione contesa parecchio con Alexander Graham Bell e che solo nel 2002 venne attribuita a Meucci.
Solo nel 1901 si diffuse il primo collegamento senza fili basato sulle onde radio ideato da Guglielmo Marconi. Anche le informazioni fecero un grande salto con la diffusione dei giornali e del linotype, per la composizione delle linee tipografiche, e la rotativa, per la stampa su nastro continuo.
Quindi si diffusero anche le testate storiche come "Daily Mail" e "Times" nel Regno Unito; il "New York Tribune" in America, "Le Petit Journal" in Francia e il Corriere della sera in Italia.
Tra crescita e crisi
La straordinaria crescita economica portò però alla Grande depressione del 1873-95 perché le industrie producevano molto di più di ciò che gli era stato chiesto e quindi molti prodotti restavano invenduti.
Di conseguenza ci furono numerosi fallimenti e licenziamenti e aumentò notevolmente la disoccupazione.
I colossi industriali e commerciali: dal liberismo al monopolio
Con questa crisi diversi Stati misero in secondo piano liberismo (economia sulla libertà di mercato) e cercarono di proteggere le imprese nazionali (protezionismo).
Con questo sistema molte economie nazionali si ripresero e nacquero grandi società per azioni e gli azionisti; poi si diffusero anche i trust cioè grandi concentrazioni industriali e commerciali però così facendo nacque la riduzione o l'eliminazione della concorrenza creando un monopolio cioè il dominio sulla produzione e la vendita di uno o più prodotti.
Una nuova spinta all'industria venne data dalla riorganizzazione del lavoro basato sul taylorismo (secondo Frederick Taylor bisognava controllare i gesti degli operai e gli sprechi). Comparve inoltre la catena di montaggio (ogni operaio ha un suo specifico compito) con la quale nelle officine automobilistiche di Henry Ford si producevano centinaia di vetture l'anno.