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L'Italia unita (I problemi della Destra storica (Dal 1861 l'Italia…
L'Italia unita
I problemi della Destra storica
Dal 1861 l'Italia venne governata dalla Destra storica un insieme di uomini che sostenevano le idee di Cavour.
Essi cercarono solo di diffondere in tutto lo stivale le leggi dello Statuto Albertino che rimase in vigore fino al 1946.
Il problema più grave da affrontare fu quello del risanamento dello stato.
I rimedi però si rivelarono inadeguati perché si applicarono molte imposte indirette invece di quelle dirette.
Di conseguenza venne colpiti i ceti più poveri che dal 1868 subirono la tassa sul macinato cioè sulla farina e quindi sul pane.
Squilibri sociali e brigantaggio
L'Italia dovette affrontare anche il fatto che tra il nord e il sud c'era un forte squilibrio.
Inoltre le condizioni dei contadini peggiorarono ulteriormente perché, oltre al servizio militare obbligatorio, si persero anche molte tradizioni come il pascolo.
Inoltre, visto la politica inadeguata, si diffuse anche il brigantaggio specialmente nel Mezzogiorno.
Questo brigantaggio colpì anche il mondo femminile specialmente Michelina Di Cesare.
Nasce la questione meridionale
Quando Garibaldi arrivò in Sicilia nel 1860 i contadini ne approfittarono per ribellarsi ai proprietari terrieri.
Ma Garibaldi non voleva perdere l'appoggio della borghesia e decise di fare una repressione contro i contadini a Bronte un paese sull'Etna.
Il neonato regno ignorò ogni soluzione federalista per conservare le tradizioni e optò per un sistema più accentrato e si istituirono dei prefetti che dovevano controllare il paese che stava subendo una
piemontesizzazione
cioè stava diventando sempre più simile al Piemonte.
La lotta tra "vendicatori" e 120.000 soldati
L'estrema povertà e la forte inimicizia verso "Li nemici nuostre" ovvero i nuovi dominatori del nord che alimentarono il brigantaggio che tra il 1860 e il 1865 repressero le terre di Mezzogiorno.
I ribelli ruotavano intorno ai loro capi che erano spesso temuti da ogni contadino della zona e colpivano soprattutto i piccoli centri abitati
Il governo reagì però molto duramente con l'impiego di quasi 120.000 uomini e uccisero circa 5000 briganti e ne incarcerarono altrettanti.
Il brigantaggio sarà poi debellato ma rimarrà comunque una ferita molto grande nelle terre meridionali.
La Terza guerra d'indipendenza
All'Italia mancava solo da conquistare il Veneto e Roma e con la Terza guerra d'indipendenza si annetterà il Veneto anche se questa fu una guerra combattuta principalmente dalla Prussia di Bismarck.
Dopo essersi assicurati che Napoleone III fosse vulnerabile gli italiani attaccarono l'Austria ma vennero sconfitti a Custoza nella battaglia di Lissa e a Trento nella battaglia di Bezzecca.
Comunque sia gli italiani aiutarono i prussiani a sconfiggere l'Impero nella battaglia di Sadowa e con questa vittoria l'Italia riuscì a prendere il controllo del Veneto.