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LO ZERO (STORIA (EPOCA PREISTORICA (OLTRE 5000 ANNI FA) ((NECESSITA' …
LO ZERO
STORIA
EPOCA PREISTORICA (OLTRE 5000 ANNI FA)
NECESSITA' DI TENERE IL CONTO DELLE COSE O DEL PASSARE DEL TEMPO. NON SERVE UN NUMERO PER ESPRIMERE L'ASSENZA DI QUALCOSA.
BABILONESI (tra 5000 e 3000 anni fa)
Numerazione babilonese: è un sistema posizionale. Per le cifre veniva usato un sistema a base dieci additivo, in cui le frecce verso sinistra rappresentano le decine e i cunei verticali o orizzontali valgono 1 ognuno.
I babilonesi hanno scoperto la cifra zero grazie al difetto di chiarezza che aveva il loro sistema posizionale. Nelle tavole più antiche infatti lo zero è indicato con uno spazio, notazione che induceva a errori.
LA CIVILTA' MAYA (tra 1500 e 1000 anni fa)
usavano, in modo simile ai babilonesi, un sistema additivo con delle barre orizzontali di valore 5 e dei punti di valore 1.
le date venivano rappresentate raffigurando gli dèi che trasportano i numeri. I saggi incontrarono la difficoltà di dover disegnare, per certe date, dèi che non trasportavano alcunché. Per paura di offenderli hanno pensato di far trasportare loro un oggetto che non valesse niente, a forma di conchiglia vuota.
CIVILTA' INDIANA
Lo zero in matematica inteso non solo come cifra ma anche come numero fa la sua comparsa diversi secoli più tardi in India, nel 598 d.C. abbiamo la prima descrizione formale dello zero come numero e come cifra di un numero.
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GLI ARABI (dal VII sec. d.C.)
Nel 711 d.C. i musulmani si impadronirono della penisola iberica, giungendo fino ai Pirenei; in oriente sconfissero i cinesi e nella spinta verso la Cina conquistarono l’India. Fu lì che appresero la notazione numerica e soprattutto lo zero.
a questo punto la numerazione arabo-indiana e lo zero si diffusero nell'europa medioevale. fino ad allora per calcoli veniva usato l'abaco.
la cristianità inizialmente respinse lo zero, il commercio lo reclamò ben presto soprattutto per la grande utilità di quel sistema nell’esecuzione dei calcoli complessi.
I ROMANI (dal 576 a.C.)
il sistema romano non è posizionale ma additivo, infatti, per calcolare il valore di un numero, il valore delle cifre non viene moltiplicato ma sommato, nel caso che la cifra sia a destra rispetto a quella di valore più alto, o sottratto nel caso che sia a sinistra.
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