La prima che sostiene la provenienza orientale riportata da Erodoto, storico greco vissuto nel V secolo a.C.; la seconda che sostiene l'autoctonia degli Etruschi elaborata dal greco Dionigi di Alicarnasso vissuto nel I secolo a.C., e la terza che sostiene la provenienza settentrionale elaborata sulla base di un passo di Tito Livio.
Agli Etruschi si è sempre guardato come a un popolo unitario sin dalla loro preistoria. Tuttavia gli Etruschi, come unità, risulteranno esistere solo a partire dall'VIII secolo a.C. con una propria lingua e con proprie usanze, benché non fossero così omogenei nelle varie regioni dove avrebbero abitato per poter negare che essi, come unità etnica, furono il risultato dell'unione di diversi popoli. È indubbio, infatti, che da quanto è stato tramandato della loro storia e da documenti monumentali rimasti, compaiono elementi italici, egizi, greci, sirio-fenici[5], mesopotamici, urartei[6], indoiranici[7][8]. Ad ogni modo, è comunemente accettato che il popolo etrusco si sia formato nella terra conosciuta come Etruria, tra i fiumi Tevere e Arno, dalla costa tirrenica alle giogaie dell'Appennino.[9][10]