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A SILVIA (il lessico risponde alla poetica dell'indefinito (fuggitivi,…
A SILVIA
il
lessico
risponde alla
poetica dell'indefinito
fuggitivi
quiete
perpetuo
vago
da lungi
odoroso
dolce
rimembri
veroni
ostello
giovanezza
PESSIMISMO COSMICO
invettiva contro la natura
che tradisce i figli
amara
contemplazione della
giovinezza perduta
e della
morte
vita
è
effimera
e
drammatica
risponde con il
CARPE DIEM**
la
sintassi
è
piana
e
limpida
periodi brevi
le
subordinate temporali
presenti
rimandano al flusso della memoria
nelle
strofe 4 e 6
s'inarca
(momento riflessivo)
la
tensione
è data dalle
anafore
che donano un'
andamento più concitato al discorso
composta a
Pisa
nel 1828
fa parte dei
grandi idilli
il
nome reale
è Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere di casa Leopardi
interlocutore
della poesia
non propone una
vicenda d'amore
la situazione è
vaga
e
indefinita
è il
parallelismo
frai
fanciulla del popolo
e il
poeta aristocratico
che
unisce
Leopardi a Silvia
legati dalla
condizione giovanile
: entrambi pieni di
speranze
e
sogni
, saranno poi sopraffatti dalla
delusione
vaghezza
Silvia
non
ha
descrizioni concrete
gli
occhi ridenti e fuggitivi
l'
atteggiamento lieto e pensoso
novità
: bellezza femminile da sempre ricca di particolari fisici come presuppone la
tradizione petrarchesca
ineffabilità
nel descrive i suoi sentimenti
mondo esterno è
povero di indicazioni
aggettivi sobri
quiete
odoroso
sereno
dorate
è
rarefatto
non
è
casuale
stimola l'immaginazione
dà l'
illusione
di infinito che
allontana dal vero
la
metrica
è
musicale
libertà assoluta
alternanza fra
endecasillabi
e
settenari
asseconda il
vago e l'indefinito
hanno
più rilievo i settenari
duplice modulazione della poesia
alcuni versi
manifestano
altri
dissimulano
molti
endecasillabi non
hanno
pause interne
LEOPARDI DISINCATATO DALLA VITA