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La Francia di Luigi XIV (“L’Estat c’est moi” (Con la centralizzazione…
La Francia di Luigi XIV
Il Re Sole
Il popolo credeva ancora fortemente alla discendenza divina del potere monarchico, pertanto il potere monarchico è visto come riflesso del potere divino
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“L’Estat c’est moi”
Con la centralizzazione della figura regia, si giunge all’identificazione dello stato con la figura del re
Luigi si fece coadiuvare da uno stretto consiglio regio composto da membri scelti dal re per le loro attitudini
Contro i suoi oppositori creò un corpo di polizia alle sue dipendenze, che poteva incarcerare chiunque su ordine del re alla Bastiglia
L’amministrazione
Sul piano amministrativo fece reintodurre la figura degli intendenti,sospesi con l’insorgere delle Fronde (1648-1652)
Gli intendenti avevano pero uno scopo ancora più ispettivo rispetto al passato, questi infatti avevano il potere di controllare tutti gli organi amministrativi e punire eventuali funzionari infedeli
La corte di Versailles
Per accentrare ancora di più il potere monarchico Luigi impose l’obbligo di dimora alla sfarzosa corte di Versailles, costruita appositamente per ospitarla.
Espressione massima del mecenatismo: invitati a corte numerosi scittori e letterati anche stranieri. Questo secolo viene definito grand siècle
La corte era posta al rispetto di una rigida etichetta. Il centralismo del re era assoluto al punto che le gerarchie sociali erano stabilite dalla vicinanza al re, ovvero assistere a momenti della vita privata o passeggiare con il re erano ambiti onori
L’assolutismo religioso
Il conflitto con i Giansenisti: Il più importante centro di questa dottrina cattolica era il convento di Port-Royal. Professava un’etica estremamente rigida che puntava sul valore dell’interiorità. Non credevano nelle opere come via di salvezza e per qusto vennero due volte giudicate eretice dal papato. La condanna definitiva giunse con la Bolla Unigenitus attuata poi da Luigi XIV con la distruzione di Port-Royal
La repressione degli Ugonotti: Luigi credeva che l’uniformità religiosa fosse un fattore determinante per la coesione dello stato. Perciò tentò di far convertire gli ugonotti con argomenti teologici e successivamente con la forza attraverso lo stanziamento di truppe regie nelle case degli ugonotti (dragonnades). Revocò l’Editto di Nates attraverso l’Editto di Fontainebleau che ebbe però come conseguenza un grande esodo dallo stato che si rispecchio nella perdita di manifattura
La chiesa Gallicana: Bisognoso di fondi per le sue guerre Luigi XIV estese le regalìe alle diocesi francesi, cosa che non accettò papa Innocenzo XI. L’assemblea straordinaria della chiesa francese, che appoggiava il re, approvò la Dichiarazione dei quattro articoli gallicani. Questi stabilivano l’indipendenza della chiesa dalla diocesi Romana ma riconoscendone il primato in campo di fede, quindi senza essere scismatica
Il Colbertismo
Colbert, ministro dell’economia francese, si adoperò per ridurre le importazioni favorendo la produzione nazionale e la manifattura di lusso in particolar modo. Per rendere più competitivi i prodotti locali impose tasse su quelli importati facendoli così risultare più costosi e promosse la produzione di manufatti identici a quelli importati
In politica estera fu molto aggressivo, mirava infatti ad espandere i confini francesi e ad istituire frontiere stabili, imponendo così la supremazia della potenza francese. Inoltre rinforzò l’esercito incrementandone sensibilmente il numero di arruolati e analogamente per la flotta aumentò il numero di vascelli