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CANTI(2) (LA GINESTRA O FIORE DEL DESERTO (introduzione della "social…
CANTI(2)
CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA
è il pastore a parlare (con la luna), è l'alter ego del poeta
il pastore capisce che la sorte di infelicità degli uomini tocca a tutti gli esseri viventi (riflessione filosofica universale)
ispirazione presa dal diario di un barone russo
1° strofa: domande sul senso della vita,paragone tra la vita del pastore e quella della lune (che compie sempre lo stesso giro), parallelismo tra la vita umana e il corso immutabile dell'universo
2° strofa: metafora: vita umana=viaggio affannoso verso la morte
3° strofa: vita umana come continua sofferenza, fin dalla< nascita. rapporto tra figli e genitori, che devono consolarli. ma perché la vita per poi consolare per le continue delusioni (?)
4° strofa:interrogativi del pastore senza risposta, una certezza è che la vita è dolore
5° strofa: vita dell'uomo a confronto con quella degli animali. gregge più fortunato dell'uomo--> inconsapevole e non prova noia
6° strofa: presa di coscienza del destino di infelicità di tutti gli esseri viventi
ritmo cantilenante, sintassi semplice
LA GINESTRA O FIORE DEL DESERTO
introduzione della "social catena"--> solidarietà tra gli uomini
presa di coscienza della fragilità dell'uomo difronte alla natura
1°strofa:pendici del Vesuvio, che ha provocato distruzione, c'è solo la ginestra, dove si identifica il poeta, conscio della sua fragilità. tono ironico verso chi non crede nella superiorità della natura.
2°strofa:attacco polemico al suo secolo ("superbo e sciocco"), che aveva rinnegato del scoperte del'600 e la filosofia meterialistica, per seguire false dottrine (disprezza i suoi contemporanei)
3°strofa: contrapposizione tra l'uomo che non nasconde la propria fragilità(nobile) e l'uomo che vive di false illusioni
4° strofa: contrapposizione tra la grandezza del cosmo e l'uomo, che al suo interno è una nullità (inconsistenza prospettiva antropocentrica)
5°strofa: potenza distruttiva della natura-->similitudine--> formicaio distrutto da un frutto maturo=Pompei ed Ercolano distrutte dall'eruzione del Vesuvio.
6°strofa: contrapposizione tra l'umanità destinata a finire (es. Pompei) e la natura, che è eterna e che ciclicamente annianta
7°strofa: riprende il motivo iniziale della ginestra(struttura ciclica dell'opera), emblema della condizione umana. la ginestra accetta il suo desino
stile: elevato e sublime, poesia priva di cantabilità. presenti latinismi, parole auliche ed arcaiche, termini che conferiscono caria emotiva e drammaticità alla poesia, climax, sintassi particolarmente elaborata
LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA
inizia con la descrizione del ritorno del sereno
tema principale: il piacere è figlio d'affanno-->nasce da una sospensione temporanea della sofferenza (ogni gioia è vana)
anche coloro che odiavano la via sono spaventati da questa situazione (appena passata) di morte imminente
la natura è considerata maligna
prevalgono i settenari, nelle ultime strofe diminuisce la cantabilità, utilizza il sarcasmo