Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
I CAMBIAMENTI DELLA SOCIETÀ ROMANA (Roma diventa la padrona del…
I CAMBIAMENTI DELLA SOCIETÀ ROMANA
Roma diventa la padrona del mediterraneo nel 300/200
a beneficiare delle varie ricchezze ricevute furono i CAVALIERI e l aristocrazia senatoria
Mentre il resto dei cittadini ne uscì impoverito
infatti le terre conquistate durante le guerre appartenevano ai ricchi
si formò la nuova classe dei cavalieri
Si trattava di plebei arricchitisi da attività commerciali e finanziarie
nel 218 fu approvata la legge di Claudia che limitò le attività dei senatori
ad avvantaggiarsene furono i cavalieri
L'espansione territoriale di Roma determinò anche una trasformazione culturale
A Roma giunsero numerose opere ellenistiche
la cultura greca si mischiò con quella romana
si formarono due partiti:
il partito filoellenico
favorevole all'unione dell'ellenismo alla cultura romana
il partito dei tradizionalisti guidato da Catone il censore
che rifiutava la cultura greca
nonostante gli alleati italici avessero dato un grande contributo a Roma durante la guerra
gli italici non avevano la piena cittadinanza
i senatori non volevano dare molto potere ai nuovi cittadini temendo di perdere il controllo sui comizi
il senato voleva difendere i propri privilegi
le famiglie romane più in vista si divisero in
gli ottimati
i popolari
Tiberio e Gaio Gracco avviarono una riforma agraria per contestare il fatto lo strapotere dei grandi proprietari.
nel 133 al tribuno della plebe Tiberio propose una legge agraria
"ogni proprietario non può possedere più di 500 iugeri con un aggiunta di 250 iugeri per ogni erede fino a un massimo di 1000 iugeri
Il senato contestò la mossa
Tiberio sii ricandidò al tribunato violando l
e leggi che lo impedivano
durante una rivolta venne ucciso insieme a 300 suoi sostenitori
Gaio venne eletto nel 123 e per contrastare il Senato era necessario ottenere il consenso della società romana
nel 121 Gaio subì la repressione del senato dichiarandolo nemico di Roma.