Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa
2LSSp

❓ Che cosa è bene, che cosa è male?
Come porsi di fronte alle scelte?
Come educare la coscienza?

Le scelte e i valori
La voce interiore, la coscienza
Il bene e il male
Liberi per

Il relativismo etico e la Chiesa

da YouCat nn 291 – 295 - 297

291. Come fa un uomo a capire che le sue azioni sono buone o cattive?
L'uomo è in grado di discernere le cattive azioni da quelle buone perché possiede la ragione ed una coscienza che gli permettono di giudicare chiaramente.
I criteri che seguono aiutano nel distinguere le azioni buone da quelle cattive. Essi sono:

  1. Quello che faccio deve essere buono, un buon proposito che rimane lettera morta non basta: una rapina in banca é sempre cattiva anche se la compiono con la buona azione di donare il denaro ai poveri;
  2. Anche se quello che faccio è veramente buono, la cattiva intenzione con cui faccio il bene rende cattiva tutta quanta l'azione. Quando accompagno a casa una signora anziana e l'aiuto nelle faccende di casa, compio una buona azione; ma se lo faccio per preparare un furto in casa di quella signora, la cosa rende malvagia tutta l'operazione.
  3. Le circostanze nelle quali si agisce possono ridurre la responsabilità dell'individuo, ma nulla tolgono alla bontà o alla malvagità dell'azione. Picchiare la mamma è sempre male, anche se quella mamma aveva un tempo dato troppo poco amore al suo bambino.
    295. Che cos'è la coscienza?
    La coscienza è la voce interiore di un uomo che lo spinge incondizionatamente a fare il bene e ad evitare incondizionatamente il male; al tempo stesso é la capacità di discernere l'uno dall'altro, ed è luogo in cui Dio parla all'uomo.
    La coscienza é spesso paragonata ad una voce interiore con la quale Dio stesso si mostra nell'intimo dell'uomo: è Dio che si manifesta nella coscienza. L'espressione: "in coscienza non me la sento di fare questo", si traduce per un cristiano: "Non posso compiere questo al cospetto del mio Dio". Per fedeltà alla loro coscienza molti uomini sono finiti in carcere e fin sul patibolo
    297. Si può formare la propria coscienza?
    Sì, e bisogna addirittura farlo, La coscienza, che innata in ogni uomo dotato di ragione, può essere guidata in maniera errata e addirittura resa insensibile; per questo la coscienza deve costantemente essere plasmata al fine di ricavarne uno strumento sempre migliore per un corretto agire.
    La prima scuola della coscienza è l'autocritica, poiché noi uomini siamo inclini a emettere giudizi a nostro vantaggio; la seconda scuola della coscienza consiste nel fare riferimento alle buone azioni degli altri. Una corretta formazione della coscienza guida alla libertà di compiere il bene che si è riconosciuto come tale.
    Con l'aiuto dello Spirito Santo e della Scrittura, la Chiesa, nella sua lunga storia, ha accumulato un grande patrimonio di sapere in fatto di agire corretto; è parte integrante della sua missione il compito di insegnare agli uomini e di dare loro le indicazioni.

⚠ La provocazione
Il male genera il male

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CONTENUTI
Definizione di coscienza
Cos’è la legge naturale
Rapporto tra coscienza e legge naturale
La coscienza per il cristianesimo
Perché la coscienza andrebbe educata
Ruolo del Decalogo
Caratteristiche dei valori cristiani
Origine e definizione del male secondo la Bibbia
Genere letterario del capitolo 3 di Genesi
La concezione cristiana di libertà
Chiesa e relativismo etico

✅ Secondo l'insegnamento della Chiesa il relativismo etico appare in se stesso contraddittorio. Infatti, chi affermasse che non esiste alcun valore fondamentale, assoluto, di fatto esprimerebbe un assoluto. Così come si affermerebbe un principio assoluto (e quindi non relativo) se si dichiarasse che l'utile, la convenienza o la maggioranza sono il criterio fondamentale per ogni decisione etica.
I fautori del relativismo ritengono che ogni pretesa di verità oggettiva e universale sarebbe fonte di intolleranza e violenza, e che soltanto la sua negazione salvaguarderebbe il pluralismo dei valori e la democrazia; chi si contrappone a questa visione ritiene invece che la conseguenza del relativismo sarebbe l'arbitrarietà e l'assenza di valori chiari e universali. (adattato da G. Marchioni, Il segreto della vita, Elledici- Il capitello, p. 117)


✅ «La conseguenza è che la legislazione diventa spesso solo un compromesso tra diversi interessi: si cerca di trasformare in diritti interessi privati o desideri che stridono con i doveri derivanti dalla responsabilità sociale. In questa situazione è opportuno ricordare che ogni ordinamento giuridico, a livello sia interno che internazionale, trae ultimamente la sua legittimità dal radicamento nella legge naturale, nel messaggio etico iscritto nello stesso essere umano. La legge naturale è, in definitiva, il solo valido baluardo contro l’arbitrio del potere o gli inganni della manipolazione ideologica. La conoscenza di questa legge iscritta nel cuore dell’uomo aumenta con il progredire della coscienza morale. La prima preoccupazione per tutti, e particolarmente per chi ha responsabilità pubbliche, dovrebbe quindi essere quella di promuovere la maturazione della coscienza morale. E’ questo il progresso fondamentale senza il quale tutti gli altri progressi finiscono per risultare non autentici. La legge iscritta nella nostra natura è la vera garanzia offerta ad ognuno per poter vivere libero e rispettato nella propria dignità». (Benedetto XVI ai partecipanti al Congresso Internazionale sulla Legge morale promosso dalla Pontificia Università Lateranense, 12 febbraio 2007)