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Finisce l'era di Napoleone: Il Congresso di Vienna (Il bilancio del…
Finisce l'era di Napoleone: Il Congresso di Vienna
Il Congresso di Vienna riporta al passato
La sconfitta di Napoleone determinò la fine di quasi 25 anni di guerre che avevano sconvolto l'Europa. Il 9 Giugno 1815 le nazioni europee terminarono i lavori del Congresso di Vienna iniziati nel Novembre dell'anno prima sotto gli ordini di Klemens von Metternich e dominati da Austria, Prussia, Russia e Gran Bretagna.
Questi lavori segnarono anche l'inizio dell'età della Restaurazione. Inoltre, nonostante fosse stata sconfitta e per evitare nuovi scontri, la Francia non fu punita e grazie a Charles-Maurice de Talleyrand si instaurò di nuovo un regime monarchico con a capo i Borbone e sul trono ritornò Luigi XVIII.
La nuova Europa: legittimità ed equilibrio
Il Congresso di Vienna ridisegnò la carta europea con due regole chiave:
1)
Il principio di legittimità
: i sovrani spodestati da Napoleone dovevano tornare sul trono che possedevano prima della costretta abdicazione.
2)
Il principio dell'equilibrio
: gli stati europei dovevano compensarsi reciprocamente e, per controllare la Francia, si crearono degli Stati-cuscinetto e, inoltre, Belgio e Olanda si unirono e formarono i Paesi Bassi.
Questa sistemazione dell'Europa avvantaggiò molto la Gran Bretagna che consolidò il suo predominio marittimo e l'Austria che rafforzò la sua posizione nel cuore dell'Europa.
La situazione dell'Italia
L'Italia venne divisa in sette stati:
Il Granducato di Toscana.
Lo Stato della Chiesa.
Il Ducato di Modena e Reggio.
Il Regno delle Due Sicilie.
Il Ducato di Parma e Piacenza.
Il Regno di Sardegna (gli fu annessa anche la Repubblica di Genova visto che doveva fungere da Stato-Cuscinetto).
Il Lombardo-Veneto, governato dall'Austria.
Il bilancio del Congresso
Qualche anno dopo questa alleanza divenne Quadruplice perché si aggiunse anche la Gran Bretagna.
Per mantenere il nuovo quadro politico nacque la Santa Alleanza cioè l'unione tra Austria, Russia e Prussia e in seguito si aggiunse anche il Piemonte.
Il Congresso di Vienna sembrava riuscito e questo era grazie a molti uomini a partire da Metternich che sognava di vedere come un confederazione di stati sotto l'Impero austriaco ed era convinto che la pace si poteva garantire con decisioni imposte dall'alto.
L'Europa delle idee: favorevoli e contrari alla Restaurazione
Con il Congresso di Vienna le aristocrazie riottenerono una posizione di rilievo; però l'età napoleonica aveva diffuso principi e idee che impedivano un ritorno dell'assolutismo.
Questa Restaurazione, però, aveva sia dei favorevoli (nobiltà e alta borghesia) che contrari (Borghesia mercantile e industriale, ex ufficiali napoleonici e intellettuali romantici).
Il Romanticismo
All'inizio dell'Ottocento in Europa si diffuse un nuovo tipo di arte il Romanticismo:
L'uomo veniva ritratto in scene sentimentali, felici, eroiche, legate al passato... Essi credevano che ogni persona dovesse essere sovrano nella sua terra.