STORIA ED EPIDEMIOLOGIA
HIV è emerso per la 1a volta in seguito all'osservazione di un focolaio anomalo di polmoniti da Pneumocystis carinii, poco frequenti nella popolazione normale: ma più diffusi tra immunocompromessi.
La scoperta venne effettuata da Luc Montagner: medico, biologo e virologo francese ricercatore presso l'istituto Pasteaur di Parigi e attuale premio Nobel nel 2008 per la medicina e la fisiologia. Negli anni '80 scopre la trascrittasi inversa e i primi due retrovirus conosciuti, che chiama HTLV Human T Linfotropic Virus 1 e 2. Nel 1982 isola un nuovo retrovirus dai linfonodi di un pz immunodeficiente. Contemporanem. Robert Gallo, direttore del National Cancer Institute in America, isola un retrovirus da un campione inviategli da Montagner e che si scoprì essere lo stesso virus di Montagner.
HIV venne isolato per la 1a volta nel 1983.
L'antivirale AZT (azidotimidina) è stato introdotto nel 1987 e nel 1995 è stato sotituito dalla terapia HAART Highly Active Anti Retroviral therapy, una terapia combinata di antiretrovirali, che permette di dilatare il tempo di latenza.
L'INFEZIONE DA HIV è NATA COME UNA ZOONOSI: deriva da virus omologhi che infettano le scimmie e che hanno compiuto il salto di specie adattandosi ad infettare l'uomo. Il passaggio all'uomo è dovuto probabilm. ad un singolo caso di infezione di un individuo da sangue infetto di scimpanzè. Il virus è inizialm. rimasto diffuso in Africa sub-sahariana e negli anni '80 si è diffuso in occidente, la prima epidemia tra la popolazione omosessuale americana.
Il gruppo P invece sarebbe derivato da un evento separato a partire da un gorilla.
Oggi HIV è diffuso in tutto il mondo, e colpisce in totale 33,3 milioni di persone. La diffusione è maggiore nell'Africa sub-sahariana, in cui si ha il 66% del totale dei malati. Tutto l'occidente è interessato dal sottogruppo B, A invece è prevalente nel contenente asiatico. L'Africa è endemica per tutti i gruppi finora isolati.