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LA MONACAZIONE FORZATA 🧕
«Tanto è a dire monaca, quanto è a dire sola»…
LA MONACAZIONE FORZATA 🧕
«Tanto è a dire monaca, quanto è a dire sola»
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Perché questo titolo? La scelta del titolo è legata a un aneddoto. L'autore racconta infatti di essersi ispirato a una capinera che una volta vide chiusa nella sua gabbia, la quale guardava con invidia gli altri uccelli liberi. Non avendo la forza per liberarsi, la capinera si lasciò morire di fame e di sete.
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LA TRAMA
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Suzanne Simonin é una ragazza che fin da giovane viene costretta dalla famiglia a prendere i voti, apparentemente per motivi finanziari, ma successivamente si scopre che la madre voleva mandarla in convento per fare ammenda di un suo peccato giovanile.
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2.Francesca: letteratura
La letteratura non rimase indifferente ai drammi della monacazione forzata, che fu un tema molto trattato da tutta l' Europa, in particolare nei testi italiani e francesi, autori importanti come:
-Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi : " La monaca di Monza";
-Giovanni Verga "Storia di una capinera'';
-Denis Diderot ''La Religiosa'';
-Guido Piovene ''Lettere di una novizia''
Giulia
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protagonista: Margherita Passi, una novizia prossima alla monacazione
Il personaggio di Gertrude prende spunto da una nobildonna del tempo : Suor Virginia di Leyva. Gertrude proviene da una famiglia nobile: suo padre è infatti il principe di Monza. Vive la sua infanzia con santini e bambole vestite da suora: anche lo stesso linguaggio che si usava con lei era finalizzato ad abituarla a quello del monastero. Viene mandata a sei anni nel convento; durante una visita alla famiglia si innamora di un paggio e, scoperta dal padre, è costretta definivamente a prendere i voti.
Le vengono assicurate le catene, non al corpo, ma alla mente.
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5.Simona: condizione psicologica
La monacazione nel Seicento non era una scelta, si trattava di costrizione: una persona privata della propria opinione solo perché donna, la quale si trovava a dover prendere una strada che non aveva deciso e che l'avrebbe segnata per tutta la vita, rinunciando all'amore e alla sua libertà. Una vera e propria forma di RICATTO PSICOLOGICO. In assenza di vocazione è inaccettabile che una donna sia costretta a diventare monaca, per mezzo di manipolazioni subdole. Come conseguenza lei proverà odio nei confronti di coloro che l'hanno forzata: questo sentimento andrà in contrapposizione con la figura "senza peccato" che dovrebbe avere una monaca.
Francesca
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Figura: malinconica, succube del clima culturale dell'epoca, ipocrisia del monastero
«Margherita è una pazza», scrive la madre. « […]non posso adattarmi ad accoglierla ancora nella mia casa e ho diritto di esigere che rimanga dov’è.»
1. Giulia : introduzione e contesto La monacazione forzata è un processo iniziato nel 600 secondo il quale una donna era forzata a prendere i voti. La LEGGE DEL MAGGIORASCO, allora vigente in tutt' Europa, stabiliva che il patrimonio dovesse passare tutto al figlio primogenito, gli altri figli avrebbero dovuto mantenersi seguendo carriera militare o ecclesiastica.
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Piccarda Donati, primo personaggio che Dante incontra nel Paradiso della Divina Commedia viene fatta uscire con la forza dal convento dell’Ordine delle Clarisse, nel quale aveva scelto di stare, viene in seguito costretta dal fratello a sposare un uomo ricco. Spesso le monache appartenenti a importanti famiglie locali venivano prelevate con la forza dalla loro vita monastica e costrette a sposarsi per convenienza.
- Simona LA MONACA DI MONZA
È un personaggio particolare,strano, affascinante...La ciocca di capelli che fuoriusciva dal velo lasciava intendere che lei fosse una persona che trasgrediva le regole. I suoi occhi cercavano amore ma erano anche cattivi, a volte si abbassavano quasi per nascondersi, altre volte erano superbi. La sua presenza diffondeva INQUIETUDINE E STUPORE.
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6 Simona. Manzoni, La monaca di Monza: