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L'età antica: sviluppo dell'agricolturanel bacino del mediterraneo
L'età antica: sviluppo dell'agricolturanel bacino del mediterraneo
dalla preistoria alla storia
rivoluzione
con esse si sviluppa un ceto dirigente
il tutto permetteva una buona gestione del territorio
nascita delle città
le antiche civiltà dell'oriente e del mediterraneo
sumeri
cosa fanno
vere e proprie opere d'ingegneria idraulica
costruiscono canali
in oltre
irrigazione a flusso
scelta colturale
aratro seminatore
forza dei cereali e legumi, favorendo l'allevamento di bovini e caprini
egizi
attrezzi utilizzati
orzo (+)
poi grano e farro
semina autunnale e raccolto marzo/aprile
lino (redditiva)
aratro semplice
natufani
fenici
ebrei
greci
paesaggio poco adatto alle coltivazioni
clima mite ottimo per cereali, legumi e soprattutto uva e olive che venivano esportate
c'è un tratto sulle scienze agronomiche giunto fino a noi del 430-355 A.C.
neolitico
A
coltivazione di cereali e leguminose
B
allevamenti avicoli, cervi, gazzelle e poi pecore, capre, bovini, maiali, equini e volpi
la civiltà italica preromana
tra il IV e il II secolo A.C. si sono succedute molte migrazioni di popoli provenienti dall'europa
si mischiano con le etnie già presenti
si fermano nel nostro paese
si hanno dei resti a Grosseto e vengono definiti come popolo gigante (rinaldoniani) (2,20m)
2.500 e 1.700 A.C. cosa accade
da queste popolazioni derivano i sabini, i piceni e i siculi
agli umbri seguono i pelasgi
nel tempo si identificano gli umbri e i liguri
agli umbri e i pelasgi si sovrapposero i protovillanoviani e i villanoviani
etruschi
usano aratri più perfezionati
integrazione tra zootecnia e agricoltura
dominio commerciale forte
binifiche e sistemazioni idrauliche
in italia si affermano come marinai